Molti posti di lavoro a disposizione nella filiera produttiva della moda ma mancano le iscrizioni ai corsi di formazione professionale gratuiti. A segnalare questa situazione, con un misto di stupore e incredulità visto che si parla di uno dei settori più affascinanti e attrattivi, è Rita Annecchini, direttrice della Nuova Accademia Moda Italiana NamiI e presidente di Pianeta Formazione. «È pazzesco», dice la Annecchini, «non riusciamo a trovare le risorse di cui hanno bisogno le aziende a noi collegate. Assistiamo a un fenomeno gravissimo: in tanti, per meglio dire in troppi, rinunciano a qualificarsi e a entrare nel mondo del lavoro perché preferiscono percepire il Reddito di cittadinanza o altri sussidi di disoccupazione. I lavori stagionali e il lavoro nero fanno il resto». I corsi gratuiti, organizzati in collaborazione con le agenzie interinali, durano circa due mesi e riguardano il settore abbigliamento, con le specializzazioni di prototipista e cucitrici, e il settore pelletteria, dedicato a banconisti e cucitrici. Questi specifici progetti formativi mirano a formare profili che partano subito con le competenze richieste, e nascono come risposta alle esigenze delle aziende che andranno ad assumere tali risorse.
«Oggi l’Abruzzo, quinta regione italiana per addetti nella moda, sta attraendo nuove aziende», prosegue Annecchini, che è anche presidente del Sistema Moda di Confindustria Chieti Pescara, «è il cosiddetto fenomeno di ritorno della produzione in Italia, dopo anni di delocalizzazione all’estero. Rischiamo, però, di non essere pronti e di perdere una straordinaria occasione, perché le aziende non trovano il personale specializzato necessario per far fronte all’aumento della domanda. Vorremmo sensibilizzare la politica, che può fare molto, ma anche le potenziali risorse. Rinunciare a qualificarsi e a lavorare per godere di piccoli privilegi legati ai sussidi, significa rinunciare al futuro. Per i prossimi corsi gratuiti finalizzati all’occupazione, previsti per giugno e settembre, la ricerca di 80 risorse è più stringente che mai. L’ultima Academy”, conclude l’imprenditrice, “è stata chiusa con il 100% degli occupati, a testimonianza della crescente fame di lavoratori specializzati che c’è in Abruzzo»