Buio pesto, cani randagi che aggrediscono i lavoratori che escono dall'azienda o vi arrivano per il turno di notte, una rotonda che come biglietto da visita ai manager internazionali si presenta con una vera e propria foresta, aziende senza fognatura costrette a spendere fino a 200mila euro all'anno in attività di spurgo. E' tutto questo, purtroppo, e molto altro la zona industriale di Villa Zaccheo a Castellalto. Un fiore all'occhiello ma solo per il livello produttivo, di calibro nazionale e internazionale, delle aziende presenti. L'esatto opposto per il livello di abbandono, non curanza e disinteresse patito da imprenditori e lavoratori. Villa Zaccheo è dove la Politica si vede principalmente in campagna elettorale, con i curricula sotto il braccio. Ci sono qui aziende come la Glm turbotech e la PCM (solo per citarne alcune) che la rendono la “Valle del tubo”, volano straordinario nel settore dell'automotive. Con una peculiarità unica in Abruzzo: trovarsi a 3 minuti dal casello autostradale e 1 minuto dalla superstrada, con una potenzialità in termini di collegamento che neanche la “sorella” zona industriale di San Salvo può vantare. E invece, neanche l'autoporto è mai nato. La domanda allora è: quanto resteranno ad investire su Teramo e l'Abruzzo queste aziende leader nei rispettivi settori? Dove sono coloro che dovrebbero fare di tutto per fornire servizi e convincerle a non delocalizzare?