La tragedia quattro giorni fa con il rimorchiatore di Ancona affondato nelle acque dell'Adriatico a cinquanta miglia al largo delle coste di Bari: cinque morti. Si tratta del rimorchiatore Franco P della ditta Ilma, partito per raggiungere l'Albania, dove avrebbe dovuto trainare una chiatta con a bordo 9 persone. Tra le vittime anche un tunisino residente da 40 anni in Italia. Si tratta di Jelali Ahmed di 63 anni. Lo ha rivelato uno dei figli, Saimon, che risiede a Giulianova, parente di Dalmina Rastellini Serafini, la mamma di un noto ex marittimo giuliese, Straniero Serafini, che da sempre vendeva il pesce all'imboccatura del molo nord.
Lascia, assieme a Saimon altri due figli Nuri e Giada e l'ex moglie Daniela. Intanto la Procura di Bari ha notificato due avvisi di garanzia: un63enne catanese è uno dei due indagati nell'inchiesta aperta dalla Procura di Bari sull'affondamento del Franco P. L'altro è l'armatore romano Antonio Santini, 79 anni, residente ad Ancona, legale rappresentante dell'Ilma, proprietaria sia del rimorchiatore sia del pontone.
Le ipotesi di reato: naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, entrambi in concorso. Il pontone è stato sequestrato per eseguire gli accertamenti tecnici necessari alla ricostruzione del disastro, le cui cause non sono ancora chiare: lo spettro delle ipotesi, tutte da verificare, è ampio, dalla collisione a un cedimento strutturale.