Il neo Assessore ai LL.PP. Ambiente e Territorio Mancini Nicola non usa mezzi termini per rimarcare che il comune di Isola del Gran Sasso sembra ormai da anni fuori dai tavoli della pianificazione delle manutenzioni straordinarie delle strade provinciali, nonché dalla programmazione ordinaria degli altri servizi propedeutici alla sicurezza come la segnaletica, lo sgombero neve e lo sfalcio dell’erba.
Le difficoltà per i nostri concittadini nel continuare a vivere in questo Borgo sono chiare e tangibili!
Si pensi che oltre la metà dei nostri lavoratori è impiegato fuori dai confini comunali, in particolare verso il capoluogo, quindi è costretto quotidianamente a transitare sulla SP 491 o sull’autostrada A24, pertanto può solo scegliere se rischiare l’incolumità e danni ai mezzi passando per le provinciali o pagare pedaggi insostenibili utilizzando l’autostrada!
A fronte di tale situazione, mentre l’Assessore provinciale al ramo - benché interpellato - risulta “non pervenuto”, è lodevole dare atto della disponibilità riscontrata tanto nel Dirigente Provinciale alla Viabilità, quanto nel Responsabile manutenzioni del tronco Isola-Bisenti.
Rimane il fatto che molteplici tratti delle strade provinciali di accesso al paese e di collegamento alle frazioni, come la SP. 38 Isola-Trignano, la SP. 39/A Isola-S.Pietro, la SP. 39/B Isola-Pagliara, la SP39/C Isola- S.Massimo o la SP. 63 Isola-Cerchiara, sono pressoché impraticabili tanto quanto la principale direttrice di accesso al paese quale SP. 491, che in località Tembrietta è oggetto di frequenti rattoppi che sistematicamente saltano con semplici piogge... e purtroppo da noi piove spesso... e pure tanto!
I concittadini ormai si dividono tra infuriati e rassegnati, perché di promesse ne sono state fatte tante, ma sempre rigorosamente inattese! E intanto, sulle nostre “Groviere Bituminose” spesso gli automobilisti sono vittime di danneggiamento ai mezzi quindi, oltre al danno dell’impercorribilità, anche la beffa per quanto subito.
Ma arriviamo al dunque:
È plausibile che nel 2022 vi siano strade in queste condizioni di degrado, che non rispettano i benché minimi requisiti di sicurezza stradale?!
È possibile accettare che vi siano barriere stradali divelte o incomplete, insieme all’assenza storica di segnaletica verticale ed orizzontale?!
È dignitoso che, nonostante i 365 giorni del Giubileo di San Gabriele appena trascorsi, non sia stato previsto il rifacimento neanche di una minima porzione del Tappetino d’usura (asfalto di finitura) di una strada provinciale di collegamento indiretto al Santuario qual è la SP. 491?
Com’ è possibile inoltre che uno dei più grandi Borghi pedemontani della provincia (circa 4.500 abitanti) con una superficie territoriale di oltre 84 km2 che al suo interno ricomprende siti e risorse di interesse pubblico provinciale, regionale e nazionale (Sorgenti del Ruzzo, Traforo e Santuario di San Gabriele) sia ormai segnato da un evidente stato di degrado e crescendo spopolamento?!
Come amministratori di piccoli comuni montani sarebbe nostro dovere dare risposta per migliorare la qualità della vita dei residenti ed invece sempre più spesso ci ritroviamo inermi ad accogliere lamentele di concittadini ormai rassegnati ...intanto cresce inesorabilmente il numero di quelli che si trasferiscono in province o addirittura in regioni limitrofe.
Il nostro primo appello quindi è rivolto alla Provincia affinché intervenga in maniera celere, seria e programmatica, per ridare dignità ai nostri luoghi attraverso il miglioramento dei tratti di strada sopra segnalati, in particolare quelli che interessano le porte di accesso al nostro strategico e bellissimo Paese montano, senza dimenticare i collegamenti con le meravigliose e produttive Frazioni ad alta quota.
Un ulteriore appello lo rivolgiamo alla Regione Abruzzo, la quale oltre a proporre incentivi per chi trasferisce la residenza presso i comuni di montagna oggetto di spopolamento, dovrebbe anzitempo incentivare i residenti a non andare via!
Un esempio può essere attraverso finanziamenti mirati per le manutenzioni stradali visto che per i comuni di montagna sono spese insostenibili non solo per gli esigui bilanci ma soprattutto per la frequenza e l’estesa territorialità (di Progetti Bandiera ne servirebbero 2 l’anno, grazie comunque Sottosegretario).
Un altro esempio è la contrattazione di tariffe agevolate per i pedaggi autostradali relativi al collegamento con il capoluoghi di provincia, che è punto di riferimento fondamentale per i piccoli borghi, (scientificamente dimostrabile la convenienza non solo per i cittadini ma anche per il concessionario)
Altro esempio è una tariffazione agevolata per le utenze domestiche che purtroppo incidono pesantemente sulle disponibilità famigliari considerate le aggravanti delle condizioni climatiche (energia elettrica e Gas).
Questo a mio avviso, è favorire la “residenzialità montana”! Partiamo dalle basi però... strade e segnaletica dignitose!
Nicola Mancini assessore LLPP Ambiente e Territorio del comune di Isola del Gran Sasso.