La procura chiede 24 anni di reclusione per Giuseppe Di Martino, 48enne, agli arresti domiciliari, accusato di aver ucciso nel 2019 il padre Giovanni, 73 anni, meccanico in pensione, al culmine di una lite in casa. Il motivo? I soldi, una grossa cifra, 600mila euro, che Giovanni aveva accumulato con una vita di fatica in Svizzera. I fatti sono accaduti la notte tra il 13 e 14 giungo, a Silvi, nella villetta di proprietà vicino al mare, in via Dante Alighieri, dove la famiglia Di Martino viveva.
Giuseppe Di Martino ha sempre parlato di un incidente anche se le indagini dei carabinieri e i rilievi scientifici hanno fatto emergere altro. Aveva il sogno di diventare architetto ed era tornato da un anno in Italia dal Brasile, dove si era trasferito per lavoro. A Silvi viveva chiuso in casa, con pochi soldi. Madre e figlio hanno sempre detto che di quella grossa eredità non ne sapevano nulla.