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Mi autodenuncio. Sono entrata di nascosto nel centro di raccolta della Te.Am a Carapollo. Ho scoperto che, quest'anno, non si farà la Coppa Interamnia, ma un nuovo gioco tutto teramano: "il sacchetto dove lo metto...".

Sottotitolo: "la vera differenziata è l'indifferenziata e fa la differenza". Pensavate voi che tutti i nostri sacchetti, ordinatamente smaltiti secondo i loro colori, e secondo il giorno di smaltimento, finissero poi, ordinatamente accatastati?

E invece no: vengono tutti rimischiati in modo che gli operatori della Te.Am che immagino siano felicissimi di questo, possano dedicarsi al gioco nuovo: "caccia al sacchetto".

Guardate la foto (che non ho scattato io ma fate finta di crederci) e cercate di riconoscere i sacchetti a seconda del colore e a seconda del rifiuto. Unica regola quelli neri non valgono, perchè quelli neri non esistono più, perchè quelli neri non vengono raccolti, perchè quelli neri non si possono usare e infatti, come noterete non sono presenti.

Domanda: se il giallo è la plastica, il bianco è l'organico, l'azzurro è l'indifferenziato, la carta è la carta e c'è anche quella e il nero non c'è...come funziona la differenziata che ci vantiamo ad ogni conferenza stampa di aver portato al 72%?

E ancora: io non mi intendo di organizzazione di centri di raccolta rifiuti, ma è così che deve funzionare con questa "ammucchiata" indecorosa, certo non profumata di sacchetti?

Certo mi direte se il ragno si è rotto, la pala meccanica va aggiustata, risulta difficile per i dipendenti gestire la massa di rifiuti. Come fare? Con il concorso "caccia al sacchetto".

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