RIFIUTI/Legambiente: Alba Adriatica è tra i Comuni più ricicloni
C'è Alba Adriatica tra i Comuni ricicloni d'Abruzzo. Sono 18 i Comuni abruzzesi campioni nella raccolta differenziata nel 2014, pari al 5,9% del totale, contro gli undici (3,6%) dello scorso anno. Di questi nessuno è capoluogo di provincia e solo tre hanno più di diecimila abitanti: Cepagatti (Pescara), Avezzano (L'Aquila) e Alba Adriatica (Teramo). Il miglior Comune al di sotto dei diecimila abitanti è Palena (Chieti), unico territorio 'rifiuti free' d'Abruzzo, ovvero con una produzione di rifiuto secco indifferenziato inferiore a 75 chili per abitante. E' quanto emerge dalla 21/a edizione nazionale dell'iniziativa di Legambiente "Comuni Ricicloni", realizzata con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Gli enti virtuosi sono stati premiati a Roma. Per accedere alle classifiche, costruite attraverso un indice di buona gestione dei rifiuti urbani, i Comuni devono aver raggiunto l'obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. L'indice di efficienza della raccolta differenziata dei comuni abruzzesi premiati è pari al 50,1 per Cepagatti, 48,34 per Avezzano e 39,19 per Alba Adriatica. Oltre a Palena (68,06), ci sono altri 14 Comuni al di sotto dei diecimila abitanti ad avere ottenuto il riconoscimento: Pratola Peligna (L'Aquila), 61,50; Torano Nuovo (Teramo), 60,08; Scafa (Pescara), 59,77; Raiano (L'Aquila), 53,36; Archi (Chieti), 52,83; Poggiofiorito (Chieti), 52,69; Crecchio (Chieti), 52,31; Tossicia (Teramo), 51,97; Orsogna (Chieti), 47,17; Fara San Martino (Chieti), 47,17; San Vito Chietino (Chieti), 45,96; Popoli (Pescara), 40,61; Castel di Ieri (L'Aquila), 39,05. "I 300 comuni 'Rifiuti free' - commenta il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco - dimostrano che è possibile trasformare una vergogna in un'eccellenza nazionale. Un bel messaggio per il semestre italiano di guida europea. Ma dobbiamo decidere di intraprendere la strada anche di questa riforma nazionale e lasciare quella dell'ennesimo 'condono': chiediamo al Parlamento di abbandonare la strada che posticipa gli obiettivi di raccolta differenziata e di approvare il decreto della tariffazione puntuale". Secondo Di Marco è inoltre necessaria una "riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni, ed aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge, secondo il principio europeo che chi più inquina paga".