Dopo quello di Lama dei Peligni, i giudici del Tar Abruzzo respingono anche il ricorso del Comune di Castelli contro l'aggiudicazione del bando regionale per i borghi a Rocca Calascio. Un bando che, di fatto, destina alla sola Rocca Calascio tutti i 20 milioni di euro previsti. La sentenza del Tar è arrivata ieri. Il Comune di Castelli era arrivato al terzo posto nella graduatoria finale e, nel ricorso, aveva chiesto "l'annullamento della delibera della giunta regionale numero 136 del 15 marzo 2022 con cui è stato individuato, quale progetto pilota da ammettere al finanziamento della misura Pnrr, quello avanzato dal Comune di Calascio denominato "Rocca Calascio Luce d'Abruzzo"". Per i giudici del Tribunale amministrativo, però, la commissione regionale ha operato con correttezza e regolarità nell'assegnazione del bando al progetto di Rocca Calascio. Il Comune di Rocca Calascio - secondo le osservazioni prodotte nel ricorso da Castelli - non aveva la disponibilità di immobili come richiesto da specifiche caratteristiche funzionali alla partecipazione al bando e aveva inserito immobili di proprietà privata non consentiti dal bando stesso. La vicenda, però, potrebbe non essere conclusa se Castelli decidesse di ricorrere al secondo grado di giudizio dinanzi al Consiglio di Stato