Scrivo queste poche righe dopo aver letto le dichiarazioni di Paolo di Sabatino.
Conosco personalmente Paolo da pochi anni. La cosa che mi è sempre piaciuta del suo carattere è la sincerità. Cosa che in una amicizia, a prescindere dai propri ruoli è fondamentale. Ho letto con sgomento le motivazioni, sulle quali non entro nel merito. Altrimenti mi toccherà chiudere anche Instagram . Scherzo.
Il mio pensiero da oramai relegato ad ospite a Teramo. È che si siano perse delle possibilità mai ascoltate ed interpellate.
Per lo meno questo si evince dalle dichiarazioni. Peccato. Si perché da Pasolini da come ci ha descritto, a Ivan Graziani, Teramo è cresciuta solo sul rancore contro chi ce la fa da solo. Mai vedendo le risorse che questi professionisti (chi vuole) possano donare a Teramo... E ce ne sono, e tanti. Li vedo e li ascolto. Possono portare tanto. Non parlo di me e mi rendo conto oramai che tutto è finito quí. Il progetto civico completamente smembrato. Ho smesso di credere nei cambiamenti da tre anni a questa parte. Possibilità che non trovano sbocchi, prr ingranaggi non competenti . Peccato per la terza opportunità mancata. In Paolo ci credevo. Credevo nelle sue competenze e nella qualità che può e poteva dare ed esprimere.
La mia soldarietà resta forte all' artista ed amico Paolo. Solidarietà condivisa a tutti i creativi che in questa cittadina incontrano difficoltà.
Il resto è vita.
CARMINE DI GIANDOMENICO