Si è trasformata in lite pubblica tra sindacati e Regione Abruzzo, lo sciopero in largo San Matteo delle lavoratrici e dei lavoratori delle Case di Riposo di Teramo e di Nereto, davanti alla Prefettura. Uno scontro aperto innescato dal segretario provinciale della Filcams Cgil, Mauro Pettinaro, che dopo aver dato la parola al microfono al consigliere regionale Pd, Dino Pepe, intervenuto in piazza come già fatto ad avvio di sciopero dal sindaco Gianguido D'Alberto, ha osato chiedere di raggiungere i lavoratori ed intervenire al sottosegretario della giunta regionale Umberto D'Annuntiis che era impegnato a prendere un caffè ai tavolini esterni del vicinissimo Bar San Matteo. Lui a prendere un caffè, i sindacati e i lavoratori a protestare a un metro. Dopo una prima titubanza al grido di “non sono stato invitato” e “non conosco la questione nel dettaglio”, D'Annuntiis ha accettato l'invito e, prendendo la parola dopo Pepe, ha accusato Pettinaro: “Non si coinvolge qualcuno che passa per caso e che si trova a Teramo per altre cose”. Una risposta che non è piaciuta neanche alle lavoratrici presenti in piazza, esplose in un applauso quando Pettinaro ha replicato: “Se è per questo l'abbiamo invitata a parlare con dei lavoratori che non prendono lo stipendio e vivono da anni questo scandalo provocato dalla Regione, magari fermarsi a parlarci e attivarsi per una soluzione sarebbe il minimo da aspettarsi da chi ha un ruolo nella medesima Istituzione”. Insomma, una lite a microfono aperto. D'Annuntiis non si è sottratto, una lavoratrice gli ha urlato “Ma dove eravate in tutti questi anni?”. Non è mancata chi ha evidenziato, giustamente, “che si parla da anni e mesi sui giornali dei problemi di chi lavora nelle case di riposo, impossibile dirsi non informato della situazione”. Alla fine D'Annuntiis ha lasciato l'incontro in quanto già impegnato altrove.