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Dal tavolo e dalle rassicurazioni avute dall'assessore regionale Pietro Quaresimale circa l'erogazione di tre milioni di euro per iniziare a dare respiro alle ditte che garantiscono i servizi nelle Case di riposo di Teramo e Nereto gestite dall'Asp 1, sono trascorsi sette mesi e “nulla è cambiato o meglio è cambiato sulla carta ma i risultati non si vedono e intanto i fatti raccontano di 250 lavoratori e lavoratrici rimasti, ancora una volta, senza lo stipendio”. Parola dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che oggi, insieme ai lavoratori, hanno scioperato davanti alla Prefettura per chiedere una presa d'atto da parte di tutti i portatori d'interesse, a cominciare dai Comuni. Presente fin dalle primissime battute dello sciopero, il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto che si è soffermato a lungo a ricostruire la situazione, confrontandosi direttamente con le lavoratrici presenti che lamentano “la totale assenza di volontà della Politica regionale di risolvere, una volta per tutte, la situazione. L'Asp 1 ha debiti per 12 milioni? Beh, anche noi e le nostre famiglie abbiamo debiti su debiti perchè non ci arriva lo stipendio a fine mese”. Una delle soluzioni potrebbe declinarsi alla voce adeguamento delle tariffe ferme al 2002: “E' inaccettabile”, denunciano i lavoratori. Tariffe che, a Teramo e Nereto, restano comunque le più basse rispetto alle altre strutture in Abruzzo. Il prefetto ha accolto anche una delegazione dei lavoratori. E dal canto suo l'assessore regionale Pietro Quaresimale,contattato telefonicamente, ha garantito che verranno erogati a brevissimo i fondi annunciati e ha confermato la proroga di Roberto Canzio a commissario dell' Asp 1: la delibera di proroga arriverà a inizio della prossima settimana.

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