Accompagnato dalla presidente dell’Ater Teramo, Maria Ceci e dal direttore dell’Ufficio Speciale per la
Ricostruzione, Vincenzo Rivera, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha visitato ieri i
cantieri dell’Azienda a Colleatterrato.
Un incontro, che era stato concordato, proprio nel quadro della necessaria sinergia istituzionale che
un’impresa come quella della ricostruzione del patrimonio Ater pretende, e che la presidente Maria Ceci
ritiene fondamentale, perché non venga mai meno quella assoluta condivisione degli obiettivi che è
ingrediente stesso della riuscita dell’impresa.
Nel corso dell’incontro, il presidente Marsilio ha avuto modo di constatare come non siano solo stati
avviati i primi cantieri della demolizione e ricostruzione, ma si stia parallelamente lavorando anche a quella
ridefinizione migliorativa delle unità immobiliari che, a lavori compiuti, restituirà agli inquilini non solo
una casa sismicamente più resistente, ma un luogo del vivere più sicuro.
Si pone, in questa ottica, sia il progetto sperimentale di integrazione tra ricostruzione e superbonus, sia
l’opera di rimozione dell’amianto, che nel quadro generale della ricostruzione segna quel “plus” che
identifica l’attenzione per i particolari che, se si tratta di luoghi dell’abitare, non può e non deve mai essere
considerato superfluo.
Anche per questo, il presidente Marsilio ha rilevato l’importanza della sistemazione delle aree esterne,
finalizzata soprattutto a rispondere alle giuste esigenze di salubrità di chi vive o gestisce attività
commerciali nel quartiere, ma anche doverosamente mirata al mantenimento di quel decoro che è
espressione stessa della civiltà.
«Certo, il lavoro da fare è ancora tantissimo, ma è importante che la Regione, l’Usr e gli altri enti ci siano
vicini - commenta la presidente Maria Ceci - perché la ricostruzione del patrimonio Ater è una sfida
collettiva, che vinceremo anche grazie alla condivisione del nostro lavoro, una condivisione che sia da una
parte garanzie di riuscita per gli inquilini e dall’altra garanzia del giusto rispetto dello sforzo economico
collettivo che il Paese, nel quadro di quella solidarietà che è regola prima del vivere umano».