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carminedigiandomenicoLeggo della rivendicazione dei diritti dei cittadini,  che vogliono avere il diritto del riposo - recupero per poter andare a lavorare. Che siano rispettati. Cittadini che vivono di fronte al parco fluviale. Si evince, dalle loro parole, che sono stati silenti per due Anni sul disturbo acustico recato da Teramo natura indomita. . Questi  ora iniziano ed essere stanchi. Da qui mi scatta l'analisi. Una riflessione e considerazione personale. Che dimostra che il parco fluviale e il centro cittadino non sono luoghi idonei ad un evento studiato per tre mesi in loop. Appuntamenti occasionali sì, ma tre mesi  no. Mi spiego. Tale tipologia di evento, pur  meritorio, va strutturato ed analizzato nei suoi più compartimenti stagni. Di offerte di intrattenimento. Queste estemporanee raggruppate e prolungate anche negli orari, hanno bisogno di un luogo predisposto. Come in tutte le città d'Italia. Un luogo ai confini della città. Che abbia ampiezza idonea disponibile per tali eventi colossali massificati in tre mesi. E che non rechino disturbo acustico  Ogni evento per legge ha bisogno di un protocollo di sicurezza, anche per l'audio ed impatto acustico, che non deve superare tot decibel. Quindi la mia considerazione dopo due anni di prove e vista la pazienza dei residenti, che hanno diritti costituzionali è che credo bisogni rivedere la location.  Non perché un evento sia meritorio debba essere imposto a forza. Credo che nessuno lo voglia. Credo che sarà una lunghissima estate, tra mezzi team per lo sfalcio dell' erba dei siti interessati che avranno difficoltà a spostarsi e lavorare per le scenografie presenti ecc. ecc . Ripeto meritoria l'idea. Ma visto che il silenzio educato dei residenti si è rotto. Direi che bisogna mettere a registro e considerare per il prossimo anno... sempre se ci saranno i fondi ( terminati questo anno quindi i detrattori possono stare tranquilli) di pensare una location differente.  Questa mia riflessione porta ad una considerazione personale appunto. Che prima di buttarsi, bisogna studiare tutti i parametri dei diritti civili. Poi strutturali. In fine accoglienza e trattamento con decoro degli artisti coinvolti. Non mi dimenticherò mai opere pittoriche originali. Montauti. Melarangelo ecc...  esposte senza alcuna tettoia protettiva. A rischio sia di sole ed eventuali temporali estivi... per farsi in selfie. La competenza preventiva questa sconosciuta. E quando questi parametri  vengono a mancare. Chiedere scusa credo sia il minimo sindacale. E chiedere ai cittadini per questo anno di ingoiare il rospo.

Ma una considerazione ultima la voglio fare.. sono stanco di sentire scaricare sempre sui cittadini,  che si lamentano per tutto a prescindere. I cittadini hanno diritti. Sarebbe il caso che il rospo iniziassero a ingoiarlo quelli che  non lavorano preventivamente bene. Sarebbe importante, se le scuse arrivassero dal primo cittadino che è stato chiamato in causa dai suoi cittadini