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Grazie alla raccolta fondi messa in piedi in questi anni dai cittadini con l'aiuto di don Stefano prima e di don Eugenio (foto) dopo, si è riusciti a mettere in sicurezza la chiesa di Santa Maria della Misericordia di Forcella e a restituirla alla comunità. C'è stata, dunque, una mobilitazione per questo luogo di culto importantissimo per la piccola Forcella, oltre 35 mila euro, i soldi raccolti in questi anni che sono serviti anche a rimettere a nuovo il tetto. Peccato che a prendersi il merito ci ha pensato il sempre "verde" sindaco di Teramo che in una nota del solerte ufficio stampa scrive: "Oggi il Sindaco Gianguido D’Alberto ha revocato l’ordinanza di inagibilità della chiesa di Santa Maria della Misericordia di Forcella, danneggiata dal sisma 2016 e successivamente oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo da parte della Curia.
In seguito alle scosse la chiesa aveva subito danni all’abside, alla sagrestia e alle campane, ed era stata dichiarata inagibile. Oggi, dopo la realizzazione dei relativi lavori di ricostruzione, avviati a maggio e terminati qualche giorno fa, è arrivata la firma dell’ordinanza sindacale di ripristino dell’agibilità e dell’utilizzabilità del luogo di culto.
“Per la frazione di Forcella si tratta di un giorno particolarmente importante – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – frutto di una virtuosa sinergia fra enti che, dopo lo svolgimento dei lavori e con la firma di questa ordinanza, ci permette di restituire una bellissima chiesa al suo parroco Don Eugenio, che ringrazio, e alla sua comunità”.

Insomma, il comune ci ha messo solo la carta e la firma e niente più. Il sindaco ha omesso (volontariamente?) di ringraziare i cittadini?. D'Alberto non sik presenterà, pero', all'inaugurazione per la riapertura della chiesa a causa di un altro impegno.