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CIARROCCHIFRANCESCOIl processo deve svolgersi a porte aperte e non a porte chiuse, per evitare che si finisca ancora una volta sulla gogna mediatica. Parliamo del processo che vede imputato il ginecologo 67enne di Montorio, Francesco Ciarrocchi. In questo caso, il collegio di difesa di Ciarrocchi, gli avvocati Guglielmo Marco e Tommaso Navarra hanno chiesto in apertura di processo, alla luce della particolare condizione di uno dei giudici, poi infatti rivelatosi incompatibile (con rinvio a dicembre per la formazione di un nuovo collegio), che l'udienza  si svolgesse a porte chiuse. Richiesta alla quale si è opposta l'avvocato Monica Passamonti che difende la giovane vittima che avrebbe subìto, secondo l'accusa, le violenze sessuali da parte del ginecologo , nel 2020.

"Ha subìto un linciaggio mediatico per il solo fatto di aver denunciato una violenza sessuale che bisognerà dimostrare, non voglio che si celebri il processo nel silenzio di un'aula a porte chiuse", ha detto l'avvocato Passamonti. "Aprirle quelle porte significherebbe non solo rendere pubblica l'udienza proprio per far conoscere la verità, qualunque sia, ma soprattutto per non permettere, com'è già avvenuto, che la persona offesa venga ulteriormente oltraggiata dai leoni da tastiera. Non bisogna più chiedersi perché una donna molto spesso non denuncia le violenze sessuali perché il problema è sotto gli occhi di tutti" ha detto ancora l'avvocato Passamonti.