Cari amici di certastampa, mi meraviglio di voi. Anche voi siete caduto nel grande bluff della Fondazione e dalla sua presidente Tiziana Di Sante. Ma avete ascoltato l’intervista che vi ha rilasciato sul progetto di Colledara? (GUARDALA QUI ndr)
Addirittura hanno fatto una conferenza stampa, per spiegare al Mondo quanto sono stati bravi a finanziare il progetto dell’Isola che non c’è.
Un progetto pieno di belle intenzioni, ma poi basta ascoltare il presidente dell’associazione che lo gestirà e si scopre che si tratta di
QUATTRO ORE A SETTIMANA
Sì, avete capito bene: questo straordinario progetto è fatto di sole QUATTRO ORE A SETTIMANA e per la precisione IL VENERDI’ DALLE 15 alle 19.
Tutto qui?
La presidente Di Sante dice “Abbiamo deciso di dare un aiuto per colmare il disagio vissuto dalle famiglie con una persona con disabilità, durante la pandemia”.
E ancora: “Vogliamo creare i luoghi per far esprimere a chi vive la disabilità la propria personalità”… e questo secondo lei, cara presidente, avviene solo in quelle QUATTRO ORE A SETTIMANA?
Io sono padre di un ragazzo “speciale” e chiedo alla redazione di non pubblicare la mia firma perché non voglio renderlo riconoscibile e che, magari, abbia conseguenze da questa mia lettera, ma credo che i nostri figli meritino di più di QUATTRO ORE A SETTIMANA di solidarietà… perché un'isola che vive solo QUATTRO ORE A SETTIMANA è davvero un'isola che non c'è…
Lettera firmata