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ACQUARUBINella triste classifica della dispersione dell’acqua, Teramo vanta un record positivo. In Abruzzo, infatti, il territorio con la maggiore dispersione idrica è Chieti: 65,6% di volumi persi nel 2018, un dato in crescita rispetto al 56% rilevato nel 2015. Il secondo territorio dove la perdita incide di più è quello aquilano. Peggioramento sensibile anche nel pescarese mentre la provincia di Teramo è quella con minore dispersione: 27,3% nel 2018, in miglioramento di oltre 11 punti rispetto al 38,4% del 2015.

Un dato interessante, se si considera che nel 2018 l'Abruzzo è stata la regione italiana con la maggiore perdita di acqua nelle reti idriche comunali. Inoltre Chieti, nel 2020, è il capoluogo italiano dove in assoluto si sono registrate le perdite più gravi. Mentre in tre capoluoghi su quattro, le temperature medie salgono". Sono alcuni dei dati del nuovo approfondimento di Osservatorio Abruzzo, che si occupa di emergenza idrica e siccità. Per l'Osservatorio "è urgente intervenire sulla rete idrica abruzzese". In Italia in media oltre un terzo dell'acqua immessa nella rete di distribuzione viene sprecata. Nel 2020, il 36,2% dei volumi immessi in rete è andato perduto, in base ai dati relativi ai soli capoluoghi. Attraverso i dati del censimento delle acque per uso civile, emerge come nel 2018 il livello di dispersione della rete idrica comunale raggiungesse il 42% in Italia. Con punte del 47,9% per l'acqua immessa nelle reti del mezzogiorno. In questo quadro, proprio l'Abruzzo è la regione con la maggiore dispersione idrica: 55,6% di quanto immesso in rete. Una cifra superiore di oltre 13 punti rispetto alla media nazionale e in crescita rispetto alla rilevazione precedente. Scendendo a livello provinciale, come si diceva, il territorio con la maggiore dispersione idrica è Chieti: 65,6% di volumi persi nel 2018, un dato in crescita rispetto al 56% rilevato nel 2015. Il secondo territorio dove incide di più è quello aquilano. Peggioramento sensibile anche nel pescarese mentre migliora la situazione nella provincia di Teramo, quella con minore dispersione: 27,3% nel 2018, in miglioramento di oltre 11 punti rispetto al 38,4% del 2015.