• CANTORO
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

statua-trafugata-bitonto-2.jpg"Mio zio non e' un ladro e ha dedicato tutta la sua vita all'arte, tanto che anche nel suo testamento ha deciso di donare tutte le opere collezionate allo Stato e al Comune di Bitonto". Sono le dichiarazioni fatte ad Agi da uno dei parenti di Girolamo Devanna. Questa mattina, infatti, e' stato comunicato il sequestro di alcune opere da parte della guardia di finanza e dei carabinieri del Tpc. Gli accertamenti effettuati da parte della Procura di Bari hanno consentito di accertare che "una parte dei beni in sequestro in quanto oggetto di furto o sottrazione" era stata compiuta "ad opera di ignoti in tempi ed in circostanze diverse ai danni di enti pubblici ed ecclesiastici nonche' di privati", si legge nelle carte. "Si tratta - spiegano i parenti - di opere che sono state acquistate da zio Mino soprattutto anni '70 da antiquari e collezionisti, di cui spesso non si conosceva la provenienza". La Procura di Bari, infatti, il 5 aprile scorso aveva disposto il "dissequestro dei beni sottoposti al vincolo cautelare reale e la contestuale restituzione degli stessi ai rispettivi aventi diritto". Nello specifico: la statuetta lignea "Madonna col bambino" 140 cm circa, all'Arcidiocesi di Teramo, un dipinto olio su tela raffigurante "uomo ed una donna in abiti d'epoca" (cm 70 x 54) ad un privato di Genova, un dipinto olio su tela raffigurante "ecclesiastico" Papa Innocenzo II (cm 70x54) ad un privato di Milano, un dipinto olio su tela raffigurante "ritratto di Francesco Maria della Rovere" (cm 26x21,5) ad un privato di Stresa, una scultura in marmo raffigurante "ritratto mezzo busto maschile" di Giovanni Senesi (cm 60x50) ad un privato di Roma, una placca in maiolica dipinta, raffigurante "madonna addolarata con i simboli della Passione al Comune di Castelli, 25 autentiche di reliquie emesse da autorita' ecclesiastiche di Urbino epoca XVIII e XIX secolo, 21 autentiche di reliquie a firma di varie autorita' ecclesiastiche del XVIII e XIX secolo e lettera manoscritta con il timbro della curia arcivescovile di Urbino datata 1903, all'Arcidiocesi di Urbino, un volume dal titolo "contitutiones synodales...1682" con nota manoscritta e Libro di pagamento al capitolo di Bitonto 1838 restituita all'Arcidiocesi di Bari - Bitonto. I restanti 251 reperti archeologici gia' denunciati da Girolamo Devanna, nonche' gli ulteriori 80 reperti archeologici rinvenuti in eccedenza sono stati restituiti alla Soprintendenza Archeologica di Bari. I restanti beni sono stati restituiti agli eredi di Devanna.