Dall'arrivo della nuova piattaforma telematica voluta dal Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, gli sfollati di Teramo si aspettavano e si aspettano semplificazioni nelle procedure e la fine dei perenni ritardi nella erogazione del Cas, ma invece per come annunciata rischia solo di complicare la vita a buona parte degli stessi sfollati. Richiedere alle famiglie e agli anziani delle case popolari le "credenziali di identità digitale", lo "Spid" o la "Carta Nazionale dei Servizi" per poter dichiarare o confermare la persistenza del diritto al Cas, vuol dire che per il 15 settembre, termine di scadenza per la conferma dei requisiti, non saranno pochi coloro che pur avendone diritto non avranno inviato richiesta.
Tutti i Comuni interessati della Provincia di Teramo dovranno per forza di cose sopperire alle "inconvenienze" della digitalizzazione delle procedure, attivando almeno fino al 15 settembre un ufficio o uno sportello al quale in caso di necessità gli interessati potranno rivolgersi per "delegare" la compilazione e l'invio alla piattaforma telematica della pratica. Come Comitato degli sfollati E.R.P. invitiamo le Amministrazioni dei Comuni ad attivarsi per una necessaria "collaborazione"; a tal proposito e per quanto concerne il Comune di Teramo abbiamo già riscontrato, per voce dell'Assessore Ilaria De Sanctis, tale volontà.
A sei anni dal terremoto la ricostruzione privata sembra finalmente decollare, mentre le "gare" per l'affidamento dei lavori in alcuni edifici di edilizia economica popolare indette dall'Ater sono andate deserte. Nella Provincia di Teramo su circa 60 edifici sgombrati solo una decina di cantieri aperti, l'immancabile propaganda e un velo pietoso da stendere.
Lo sostiene il comitato inquiini Erp di Teramo.