C’è un mazzo di fiori, sui banchi del Consiglio Comunale di Teramo. E’ appoggiato davanti al segnaposto di Massimo Speca, in quello che è stato il suo posto. E’ stato l’appello, il momento subito commovente del Consiglio Comunale dedicato al ricordo di Massimo Speca. Al momento in cui la segretaria, nella conta dei presenti, è arrivata a chiamare proprio lui, Massimo, tutto il Consiglio si è alzato, applaudendo in lacrime.
In platea, tra le sedie, un quadro, un primo piano del consigliere scomparso, con lo stesso sguardo che indirizzava, nel corso dei Consigli, ai colleghi che intervenivano.
Alla presenza della compagna Alessia e della madre, Teresa, il Consiglio ha voluto ricordare il consigliere scomparso- «Per questo Consiglio è una mutilazione - ha detto il presidente Melarangelo - abbiamo perso un uomo di grande valore, del quale dobbiamo tesaurizzare l’insegnamento, perché le sue caratteristiche indimenticabili non vadano perdute, come il rifiuto dell’individualismo, il primato della politica e l’impegno per la collettività. Avvolti dalle lacrime, gli interventi dei consiglieri e degli assessori, e sarebbe impossibile citarli tutti, impossibili e ingiusto, perché tutti hanno voluto portare la loro personalissima testimonianza, più o meno intima, più o meno pubblica. E tutti i discorsi si sono resi l'un l'altro complementari, fino a diventare il segno collettivo di una mancanza.
Su proposta del Presidente facente funzione Passerini, vista l’assenza per Covid di Melarangelo, il posto in Consiglio di Massimo Speca resterà vuoto fino alla fine della consiliatura.