Toccante, emozionante, sentito, partecipe e mai scontato, il saluto del Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, a Massimo Speca:
«Ho indossato la fascia, perché questo è un momento altamente istituzionale. Istituzionale e complicato. Non c’è retorica, perché Massimo, in qualsiasi momento della sua vita è stato sempre lo stesso. Nel pubblico e nel privato. Siate orgogliosi, di quello che Massimo è stato. Trasferitelo , quell’orgoglio, ai figli Alessandro e Beatrice, perché sappiano cha ha lasciato una traccia fondamentale, sia pur nel breve periodo. Oggi, sentiamo il vuoto, ma dobbiamo scavare in quel vuoto per trovare il tesoro di quella che è stato il segno del suo passaggio. Oggi, non stiamo chiudendo un ciclo, ma aprendone uno nuovo, nel quale il tesoro lasciato da Massimo sarà la traccia della nostra azione amministrativa. Massimo sarà ricordato come merita. Verrà, nei modi e nei tempi dovuti, il modo di dargli una pubblica dimostrazione del nostro ricordo. Intanto, la prima edizione del nostro nuovo statuto, al quale Massimo dedicò lavoro e attenzione, sarà rilegata, dedicata a Massimo e donata alla famiglia. DI lui, non dobbiamo mai perdere il contagio dell’entusiasmo, che era il suo modo di comunicare con noi e di spiegarci quanto vivesse “avanti” rispetto a noi, che seppe alzare il livello, senza alzare mai i toni. Terremo il suo sorriso nei nostri cuori e in questa aula, per trasmetterlo alle nuove generazioni…»
Il ritratto di Marco Pace resterà in Consiglio, fino alla fine della consiliatura.