NOTULA
Quello dell'odio tra i sentimenti umani è sicuramente il più deprecabile ma certamente anche quello più genuino, più vero, più naturale e
più umano.
Mentre non c’è nulla di più adulterato, di più falso, di più innaturale e di più disumano della complessità: la complessità si trova sempre un gradino sopra la stupidità.
Quindi questo libro è sull'odio, perché ogni segno che vi troverete è scritto con il più profondo ma giustificabile odio.
MASSIMO RIDOLFI
Con questo suo saggio il poeta italiano, nell’urgenza della denuncia e della testimonianza, riprendendo la suprema Lezione di Bertolt Brecht (1898-1956), interviene direttamente nel contemporaneo, al minuto della vicenda umana, e scava un solco atroce e incolmabile, già dentro la Storia di questo secolo, ponendo una distanza politica irrecuperabile tra sé e gli intellettuali italiani, marcando così la sua personale differenza, il proprio punto di osservazione, la propria incorrotta posizione nel mondo.
LETTERATURE INDIPENDENTI
«Questo è un libro che già nella sua iniziale, germinale “idea di libro”mi ha procurato non pochi nemici, più di quanti se ne potesserosperare, quindi ancora prima che uscisse, che assumesse la sua sostanza fisica, cioè senza nemmeno che questi miei amabilissimi nemiciarrivassero a leggerlo.
Ma io vado dritto. Non sono un mercante che cerca sempre di accontentare i suoi clienti – non ho proprio clienti invero, quindi nessuno da accontentare – ma uno scrittore che serve solo l'arte e la sua coscienza; e non pretendo alcuna ragione ma ho ferma la mia posizione: non ho mai scritto in vita mia – e sono quasi trent’anni che scrivo – una sola parola che fosse affrettata, cioè che non provenisse da un lungo e lento viaggio.»
Massimo Ridolfi
CLAUSOLA
La morte è l’unico fatto – insieme alla nascita – davvero oggettivo, inconfutabile, che capita davanti agli occhi dell’umano come irreversibile, se per morte si intende il corpo esamine, non più capace della sua meccanica; e in guerra questo fatto oggettivo, inconfutabile, irreversibile, si moltiplica in innumerevoli fatti perché nella belligeranza chi ne ammazza di più è che vince; e solo dopo che una guerra – che più lunga che voglia essere e per quanti morti arrivi a fare, ha sempre un suo finale – si è consumata, si è esaurita, il conflitto potrà trovare il proprio senso; e bisogna pregare non la resa ma che il vincitore abbia difeso il principio di democrazia: per questo è assolutamente necessario sostenere con ogni mezzo il Valoroso Popolo Ucraino contro il Vergognoso Esercito Russo – la Resistenza è guerra di popolo.
La pace va cullata, protetta, nella Pace: quando la guerra è scoppiata, non c’è più nulla da salvare.
I conflitti partono sempre da una precisa volontà di guerra maturata proprio dove la Pace è stata lasciata a marcire nell’indifferenza di tutti, persi nei cicli economici della politica del reale, continuamente allontanata dagli ideali di giustizia, eguaglianza sociale e libertà, come fosse un bene durevole, inconsumabile, intangibile, quanto invece è fragilissima la Pace, sempre in fasce: la Pace è un neonato partorito inevitabilmente dalla Guerra e mai il figlio può partorire la madre; e solo la guerra sa trasferirci la piena consapevolezza di questo dono, il più prezioso, che deve essere custodito affinché non rovini in guerra: per questo la Guerra di tutte le guerre si combatte in tempo di pace, ed è una guerra che l’uomo ha sempre perso.
I concetti di guerra e di pace sono ciclici e dipendenti l’uno dall’altro e non sono mai indipendenti dalla volontà dell’uomo: vale a dire che la guerra non è un prodotto naturale ma sempre artificiale.
Quindi che ci si preoccupi di difendere la Pace quando è il suo tempo, e armati fino ai denti; e coperti pure fino ai denti ché la notte è sempre fredda, da qui.
MASSIMO RIDOLFI
SCHEDA PUBBLICAZIONE
Titolo: GLIIGNAVI – un pamphlet
Autore: Massimo Ridolfi
Genere: Saggistica
Edizione: Letterature Indipendenti, Teramo, 2022
Lingua: Italiano
Copertina Flessibile: p. 268
Prezzo: 16€