Sono il cinquantesimo del gruppo dei partecipanti ai festeggiamenti della “folle domenica “ così impropriamente definita ,ma posso garantire e non solo con 50 testimoni ma con centinaia, quanto andrò a dichiarare.
Il vescovo ha celebrato la messa alla cappellina della Madonnina e contemporaneamente, alle ore 11:00, Don Giacobbe , parroco del paese l’ha celebrata nella cappella dei Prati di TiVo. 
1) sua eccellenza il vescovo pur se invitato e graditissimo commensale,è andato via, subito dopo la celebrazione, per altri impegni. 
La banda musicale, composta da circa 20 elementi ha dato inizio ai festeggiamenti ma già alle ore 11:00 si è spostata a Pietracamela e poi Intermesoli ed è andata via.
2) I 20 componenti della banda non sono stati inostri commensali. Le aree picnic, presenti sul territorio dei Prati di Tivo, sono state costruite dall'Asbuc ( anche dai 50 presenti al banchetto) a beneficio di tutti. 
Perché quest'anno, per la prima volta  dall'epoca della costruzione, tra i tutti beneficiari non potevamo essere anche noi ad occuparlo per tre ore ?

Certamente non “ per diritto genetico”, come erroneamente iscritto. 
Quando dico : noi, mi riferisco ai pochi bambini e giovani, più numerosi gli adulti ed anziani ; ( il primo cittadino è il quarantanovesimo, (un commensale tra i commensali). Nessuno è stato cacciato, ma invitato a leggere la comunicazioni: l'area riservata “e molto civilmente hanno capito e collaborato.
Certamente chi si è basato sulle dichiarazioni riferite da “un anonimo operatore della Protezione civile “ senza verificarle, rischia, come è accaduto, di fare disinformazione ed alimentare ( certamente in buona fede- almeno è da augurarsi) la cosiddetta “ macchina del fango”.
Questa doverosa puntualizzazione, ad onor del vero., e’ per noi lettori di “ Certa stampa” che meritano ed esigono una stampa “ certa “ ovvero veridicità della notizia.

Paolo Trentini