Quando tornava dall'Abruzzo, portava ai colleghi i suoi adorati arrosticini. Quelli “veri”, come diceva lui. Un modo per sentirsi vicino alla sua terra, dalla quale giovanissimo era andato via inseguendo e realizzando il sogno di indossare la divisa da vigile del fuoco. E' stata grandissima la commozione oggi tra i colleghi del capo squadra teramano Roberto Di Saverio, scomparso due giorni fa purtroppo sconfitto da un bruttissimo male a soli 53 anni. Oggi si sono svolti i funerali nella chiesa di Crenna, sulla collina sopra Gallarate. Tantissimi vigili del fuoco hanno voluto ricordarlo, col quel sorriso, la mitezza e l'umiltà che ne hanno contraddistinto l'impegno e la carriera. Divise schierate, caschi neri e caschi rossi allineati, hanno atteso il feretro fuori dalla chiesa dove tantissime persone si sono stretti attorno alla moglie Mara e ai due giovanissimi figli Luca e Viola. L’autopompa e l’autoscala hanno acceso le sirene, per salutarlo dopo 25 anni. Domani pomeriggio alle 15.30 il feretro di Roberto Di Saverio rientrerà nel suo amato Abruzzo, nella sua Cortino, per una celebrazione di saluto da parte della comunità di Cortino nella chiesetta di Cunetta. Prevista la presenza di diversi amici, conoscenti e sopratutto dei colleghi vigili del fuoco del Comando provinciale di Teramo. Poi, la sepoltura nel cimitero di Casanova.