Passa tutto nelle mani di Anas il famoso "ponte dei sospiri" di Mosciano Sant'Angelo, quell'infrastruttura viaria mai completata e che campeggia da anni e anni sulla statale 80. Il Comune ha ceduto tutta la progettazione all'Anas, tramite la Regione Abruzzo, e per inizio settembre è prevista una nuova conferenza dei servizi con la quale, di fatto, si mette la parole fine alla storia di questa incompiuta. O almeno, si spera...Stiamo parlando di quel viadotto sospeso, senza nessuna rampa, tra Teramo Mare e zona industriale di Mosciano Sant'Angelo. Quelle rampe, ora, le realizzerà l'Anas per creare una interconnessione con la superstrada, da un lato, e una viabilità alternativa fondamentale al sottopasso verso l'imbocco autostradale dell'A14, dall'altro. Anche perchè, ad oggi, se dovesse essere chiuso per un'emergenza quel sottopasso la prima uscita utile è a Bellante per tutti gli automobilisti. La realizzazione delle due rampe, passate di fatto da Comune di Mosciano ad Anas, consente quanto segue: la rampa nord si collegherà alla provinciale numero 15 che sale verso Mosciano, la rampa sud sfocerà nella viabilità interna della zona industriale (per intenderci a ridosso dello stabilimento della FrigoMeccanica) direzione Teramo-Mare. Un risultato fortemente cercato dall'attuale amministrazione comunale del sindaco Galiffi che, di fatto, è riuscito in una vera e propria impresa: passare tutto ad Anas, chiamata ora come unico soggetto attuatore a completare quel ponte sospeso, realizzando le rampe e la viabilità di connessione con la superstrada, ma sopratutto ad occuparsi di tutta la manutenzione. Il Comune si libera così di un'incompiuta (finanziata all'epoca con 1.700.000 euro e mai finita) e di tutti i relativi costi postumi.