Sarà la sottosegretaria di Stato ai Beni Culturali, l’onorevole Lucia Borgonzoni, il gradito ospite della presentazione del volume GIUSEPPE VERDECCHIA Impegno civile e culturale d’un protagonista del Novecento abruzzese Che si terrà SABATO 10 SETTEMBRE alle ore 17,30 al TEATRO COMUNALE DI ATRI e c’è un filo artistico invisibile che lega la rappresentante del Governo e l’evento atriano. Se, infatti, il volume che si presenta e la mostra che l’accompagna, sono il tributo del nipote Mario al nonno, anche l’onorevole Borgonzoni è nipote d’artista, essendo il nonno quell’Aldo Borgonzoni, pittore degli inizi del ‘900, considerato uno tra gli artisti più significativi dell’arte iconica italiana. Ad accogliere la sottosegretaria, saranno le massime autorità regionali, il presidente della Giunta Marco Marsilio e il presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri e, ovviamente il Sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti. GIUSEPPE VERDECCHIA -Poeta, scrittore, pittore, scultore, ebanista, filosofo, studente rivoluzionario tanto da essere costretto alla fuga dall’Università di Napoli perché inseguito dai gendarmi per poi essere richiamato dallo stesso rettore, capopolo di una rivolta che vide seimila contadini assaltare e saccheggiare il Comune, indagato poi prosciolto quale aggressore a bastonate di un assessore, poi commissario alla Liberazione e primo Sindaco di Atri, Giuseppe Verdecchia fu artista a tutto tondo, ma senza mai dimenticare quella che era stata la sua prima e più potente passione: la veterinaria. Quella stessa passione, anzi: quelle stesse passioni che fecero di Giuseppe Verdecchia un protagonista del suo tempo, di quelli che fanno la storia senza accorgersene, solo inseguendo quelle pulsioni ottocentesche per le belle arti e i richiami politici del Primo Novecento.