Pineto cittadina che privilegia la tranquillità. Dunque, a conclusione oramai di questa stagione turistica 2022, riscontriamo ancora una volta zero musica e nessuna serata nei lidi, poche o pochissime feste aggreganti. Pochi di fatto gli eventi musicali che hanno richiamato in un batter d’occhio migliaia di persone di ogni età nel parco della pace (unico luogo di eventi del territorio). Una discreta scia di proteste per il “frastuono”. Decibel a parte (a cui lascio l’analisi alla Asl o ai competenti organi di controllo) siamo sicuri che lo stato “tranquillo” delle serate d’Estate produce tutti gli effetti desiderati o voluti? Sicuramente le serate pinetesi tipo erano abbastanza silenziose e monotone: affollate da centinaia di persone – giovani e non - che percorrevano sopra e sotto il viale D’Annunzio pedonalizzato con qualche mercatino e qualche teatrino dei balocchi in piazza che attirava la folta folla di turisti. Ma la pineta in orario notturno era davvero lugubre. Qualche lido che aggregava i giovani senza musica o attrazioni in genere, ma per il resto tutto spento con ovvio divieto di avvicinarsi alla spiaggia (controllata da vigilanti notturni). Il termine tranquillo di fatto era perfettamente calzante. Ma quale prospettiva per i giovani? Nessuna o quasi. Pre-serata in centro a chiacchierare o stuzzicare arrosticini, pizza o kebab dopodiché approdo finale in uno dei tre pub del paese a bere o mangiare. I maggiorenni salivano a bordo della vettura per approdare a Roseto ricca (chissà perché) di lidi con serate disco, a Silvi con eventi danzanti oppure a Pescara. Qualche anno fa (diversi direi per chi ha buona memoria), scrissi un pezzo per un giornale locale dal titolo “vicino Pescara”. Era un articolo denuncia (da ragazzo che ero) per lagnare il fatto che i giovani vivevano Pineto come luogo di breve transito o dormitorio ed alla domanda “dove abiti?”, erano abituati a dire “vicino Pescara”. Questo perché si viveva più Pescara come area di movida che Pineto. Dopo 30 anni, siamo andati peggiorando da questo punto di vista direi. Mentre in passato la cittadina aveva delle belle feste popolari con artisti e cantanti di fama nazionale, aveva anche concerti di big allo stadio e frequenti serate di piano bar e danzanti, oggi la nottata pinetese è riassumibile con un unico termine: mercatino e struscio lungo l’isola pedonale. Polemiche a parte, questo fenomeno del “non fare” nulla di rumoroso ha prodotto degli effetti collaterali evidenti. Non mancano purtroppo gli atti vandalici ai danni del patrimonio pinetese e dei mezzi privati. È di pochi giorni fa purtroppo la notizia dell’assalto al parcheggio antistante il comando di polizia municipale con ingenti danni ai mezzi tramite la rottura a calci degli specchietti. Non mancano danni all’arredo urbano e i furti di biciclette. Non voglio certo dire che la colpa di questo è del comune che non garantisce movida al paese, ma questo stato di silenzio potrebbe in qualche modo suscitare uno stato di noia che genera per i più scalmanati effetti collaterali imprevisti, come gli atti di vandalismo. Poche fino ad oggi le aree video sorvegliate, zero i centri di aggregazione giovanile aperti in paese, nessuna attrattiva per il teenager al di fuori di tre pub (che si ricorda sono accessibili agli over 16 per il discorso bevande alcoliche). Ora, prima di insorgere in polemica, vi ricordo la vicenda che ha colpito lo scorso inverno il nostro capoluogo di provincia Teramo dove il popolo giovane annoiato ha più volte attaccato l’arredo urbano del paese, cosparso di bottiglie vuote di birra il centro storico e tanto altro che preoccupò molto l’asse politico locale e le forze dell’ordine. Come ha tentato di arginare il fenomeno la giunta di Teramo? Maggiori controlli e soprattutto più occasioni di aggregazione serale e pomeridiana con musica ed eventi socialmente unificanti. Che sia il caso per Pineto di correre ai ripari con più occasioni aggreganti e più controlli sul territorio? Le strada statale o peggio le provinciali che uniscono Pineto a Pescara, a Roseto o verso ovest ad Atri sono molto pericolose ed insicure. Il grave incidente occorso alla giovane Flavia ha riacceso purtroppo la questione pericolosità notturna della SS16 luogo da sempre ahimè di gravi incidenti mortali. Quale potrebbe essere allora la soluzione? “Intrappoliamo” (passatemi il termine) i nostri giovani in paese dandogli centri aggreganti (il beach paradise ed il centro nell’area di risulta della stazione sono chiusi da anni) controllandoli con tutta la moderazione possibile. Rendiamo i giovani orgogliosi di vivere a Pineto e non “vicino Pescara o Roseto”. Infine, facciamo divertire (osservando tutti i requisiti del caso) i turisti (giovani e non) dato che abbiamo visto invadere in migliaia quelle poche occasioni musicali createsi in paese come Pinetnie Moderne, I Love 80 90, Pineto in Musica ed altre iniziative al Parco della Pace o lungo viale D’Annunzio. Ridiamo la vita serale ai lidi con musica e divertimento perché nella vita esistono anche le vie di mezze credo. Posto tranquillo ma divertente ed aggregante. Cosa ne dite?
Mauro Di Concetto