La felicità a buon mercato quanto costa?

Il danno psicologico 

Il guasto emotivo

Il vulnus cognitivo quanto sommano?

Il prezzo è altissimo, la consapevolezza bassissima!

Di finzioni richiamando Borges dovremmo parlare… 

Tutto ciò che accade e viene “evocato”, sconta palesemente, un di più di malcelata mestizia e di gioia fintamente rappresentata.

Basta un viaggio dentro di sé per star bene e contaminare.

Lo stereotipo che basta poco per essere felici va messo in cantina.

Per essere felici, bisogna essere autentici!

L’autenticità spazza via la bugia mediatica.

Selfies e Photoshop non edulcorano i danni mentali che stanno affiorando.

Siamo di fronte a disagi gravissimi, oggi vediamo solo la punta dell’Iceberg, ma c’è tanta tristitudine e bisogno di cura.

C’è una “frattura” con sé stessi e con il mondo ad un palmo, aportata di mano.

Apparire per mascherare: “ma chi te lo ha chiesto, il medico?”

Vivi e goditi le relazioni di prossimità, quelle vere nelle quali ti scambi autenticità.

Ora la psicologia aiuta, la psicoterapia indirizza offrendo ancoraggi di benessere, ma il lavoro di “scavo” e di riconquista identitaria deve essere fatto dalla persona stessa. Dando fondo alle risorse psicologiche ed emotive proprie che sono tante e mai scandagliate per timore di conoscere parti di se’ impolverate…

Tiriamole fuori e misuriamoci, perché come si dice: “aiutati che Dio ti aiuta” …mutatis mutandis questo è quanto accade nella vita reale quando parli con un medico, uno psichiatra, uno psicologo. 

Se non ti vanno bene queste figure, con un amico o un’amica: veditu!

Nessuno te la risolve se non ci metti tanto del tuo, al posto della troppa “plastica”

Il mio consiglio lo prendo in prestito da A.Ashe 

“Inizia da dove sei. Usa ciò che hai. Fai ciò che puoi”.

  Augusto Di Stanislao

psicologo e psicoterapeuta, scrittore e docente universitario