Lo stato delle strutture sportive comunali e dei parchi giochi di Pineto è davvero demoralizzante. Ho raccolto innumerevoli segnalazioni e proteste in questi mesi ed anni. Fatta eccezione per le aree calcistiche rilevate dal Pineto calcio e dalle altre società sportive (che hanno finanziato di tasca loro la messa a norma e gli ammodernamenti), tutte le altre strutture adibite ad aree giochi e sportive sono decadenti al punto tale da tale da renderle inagibili. È di pochi giorni fa la segnalazione sui social di Luca Di Pietrantonio, consigliere uscente dell’opposizione pinetese che nelle scorse amministrative si candidò come antagonista a Verrocchio nelle liste del centro destra, sullo stato di degrado delle aree giochi dei bimbi giudicando “tutto come sempre nel solito degrado!!!”. Proprio lui ha scoperto, oltre allo stato cadente di campetti calcio e basket, che la parte superiore della palestra comunale è transennata e dunque inibita all’accesso. Detta area era luogo in passato di palestrine dove si allenavano società di arti marziali o ginnastica e dove vi erano associazioni culturali. “vedo” si legge nel suo post “che si è anche ben pensato di precludere, ovviamente con mezzi di fortuna, l’accesso alla parte superiore della palestra comunale… e non oso immaginare lo stato”. Dunque, il comune non ha improntato nemmeno gli stanziamenti necessari per mettere a norma una struttura che nel periodo scolastico viene utilizzata dai bambini di elementari e medie per le lezioni di motoria. Ma vogliamo poi parlare di Parco Doria del rione Corfù? Quest’area giochi, dove negli ultimi 50 anni tutti i giovani del posto sono passati qui per giocare a calcio e per trascorrere lunghi pomeriggi, è oggi cadente… quasi da chiudere direi. Eppure, molti anni fa si improntarono grosse somme per ripavimentarla, rimettere illuminazione e panchine, creare gazebo in legno, sostituire tutti i giochi e rimettere in sesto il campetto di calcio. Da allora sono mancate le ordinarie opere di manutenzione. Risultato? L’area è drammaticamente cadente. Eppure, basterebbe poco per migliorare questi spazi dedicati ai più indifesi e bisognosi di attenzione: bimbi ed anziani. È di ieri la segnalazione, sempre sui social e sempre per il Parco Doria, di un tombino della pubblica illuminazione scoperto con i fili elettrici a vista. “Mi chiedo” aggiunge una giovane mamma alterata “cosa fanno adesso gli agenti di polizia municipale anziché controllare la sicurezza delle aree pubbliche. Ancora oggi a caccia di divieti di sosta? I turisti sono quasi tutti andati via e sarebbe il caso che ci si impegnasse più per il controllo del territorio nella salvaguardia dei nostri ragazzi e degli anziani soprattutto”. Gli si può dare torto? Insomma, questa volta il comune si fregia di una bella maglietta nera per le aree giochi e sportive. “Dinanzi a ciò,” conclude l’avvocato Di Pietrantonio nel suo post di denunzia “è inevitabile rammentare che il nostro Comune nel 2019 percepì ben 6 milioni di euro provenienti dalla controversia con ENI e che ai tempi, qualche fesso che faceva il consigliere comunale, si batté affinché venissero utilizzati, in parte, per ridurre il debito da mutui (che avrebbe nel tempo fatto recuperare importanti risorse) ed in parte in strutture scolastiche e sportive...ed invece, decisero di polverizzarli in una miriade di interventi dal solito e stantio sapore elettoralistico (valsi a confermar poltrone per i soliti noti, ma men che zero per i cittadini). Un paese che per quanto si tenti di mascherarlo con effetti speciali va sempre più verso un costante e lento declino”.
Mauro Di Concetto