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Tonino Fanesi era un ex operaio della Betafence, passato al gruppo Cavatorta pochi anni fa. Ha scelto di andare via dalla Betafence per avere più certezze in ordine alla stabilità del proprio lavoro, per se stesso, per i suoi figli, per la sua famiglia. Per avere più sicurezza nel lungo periodo, considerate le scelte tutt’altro che tranquillizzanti della proprietà della Betafence di dare continuità alla produzione, generando una insostenibile ed inaccettabile situazione di incertezza e di precarietà. 
Tonino ha scelto la “sicurezza”. Ha trovato la morte, su quel posto di lavoro. Lui, una vittima fra tante di una strage che continua nell’indifferenza di tutti: dei padroni, delle istituzioni, del legislatore.
E’ in corso una guerra anche in Italia, nel silenzio assoluto. Una guerra che fa strage di innocenti, che colpisce donne, uomini e le loro famiglie. Una guerra che si combatte nei luoghi di lavoro. Una guerra che vede cadere lavoratori.
In Italia, nel 2021, le denunce di infortunio mortale sul lavoro sono state 1361. Nei primi sei mesi del 2022 i morti sul lavoro sono stati 569, una media di 81 morti ogni mese. Nel periodo 2018/2021 i morti sul lavoro sono stati 4713. L’Abruzzo è tra le regioni maglia nera. A sostenerlo è l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering. In Abruzzo al termine del 2021 è stata rilevata un'incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale.


Una strage frutto di leggi che hanno ridotto i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Che ha ridotto il lavoro, nobile diritto elevato a principio fondamentale dai padri costituenti, a merce di scambio, ed il lavoratore a mero strumento della produzione al pari di un macchinario.
Nell’esprimere totale e profonda partecipazione al dolore dei figli, della moglie e dei familiari di Tonino Fanesi, Nos-Noi chiama le istituzioni e le forze politiche ad un'assunzione collettiva di responsabilità per questa e per le altre morti sul lavoro. Chiede la massima e continua mobilitazione per un radicale cambiamento del quadro normativo che metta al centro un LAVORO SICURO, CERTO, DEGNAMENTE RETRIBUITO!