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Toninofanesi

Si sono presentati dalla moglie di Tonino Fanesi, quella straordinaria donna di nome Santina rimasta sola con tre figli, tutti minorenni. Sono andati a casa sua i vertici del gruppo Cavatorta, titolari di quella Metallurgica abruzzese in cui Tonino Fanesi ha perso la vita a soli 49 anni durante il suo turno di lavoro. Una morte inspiegabile, inaccettabile, per tutti. I vertici della famiglia Cavatorta, che si sono messi subito a disposizione degli organi inquirenti che hanno aperto un'inchiesta sul decesso dell'operaio, hanno chiesto di incontrare Santina, la moglie di Tonino, per manifestare la loro vicinanza, per dirle che loro ci saranno per lei e i figli di Tonino. Non una promesa di facciata, no. Ci saranno fin da subito, pagando loro i funerali di Tonino. Ci saranno per i figli, sostenendone economicamente gli studi e quando la vita scolastica e magari universitaria si incrocerà col mondo del lavoro, hanno promesso che ci sarà un posto per loro, se vorranno. Perchè Tonino non era un numero, era un uomo, un papà, un operaio esperto che aveva lasciato la Betafence perchè non poteva permettersi un futuro di precarietà ed incertezza per i suoi figli. Un incontro sicuramente non facile quello tra i Cavatorta e Santina, sconfitta dal dolore per la tragedia che le ha portato via l'uomo della sua vita, il padre dei suoi ragazzi. Ma è stato sicuramente carico di emozione e lacrime. di sincera ed estrema vicinanza tra datori di lavoro e famiglia Fanesi. Sarà la magistratura a verificare la dinamica di quanto accaduto quella mattina alla Metallurgica di Marina di Mosciano Sant'Angelo, saranno gli inquirenti ad accertare se ci possano essere state o meno negligenze, mancanze, difetti o quant'altro relativi alle procedure di sicurezza dell'azienda. Intanto, due famiglie piangono Tonino. La sua e quella dei Cavatorta, uniti nella tragedia se pur con conseguenze opposte ma in ogni caso dolorose.