In moltissimi comuni italiani sindaci e amministrazioni uscenti, a poche settimane dalle elezioni, si stanno finalmente impegnando a costruire un muretto, a rattoppare qualche buca o a sistemare la segnaletica stradale. La domanda è: non ci potevano pensare prima? Figuriamoci, “l'asfalto elettorale” va steso quando serve ai politici! Mica ai cittadini?
Vi chiederete: ma cosa c’entra questo discorso con la nostra Pineto? Udite udite: Ad una settimana circa dalle votazioni politiche scendono ruspe e asfalatrici anche in paese! Ieri come oggi vi sono in posti ben visibili (Via Roma - di lato al plesso scolastico centrale – a due passi dalla piazza della libertà e dinanzi al mercato alimentare che guarda caso ha luogo il sabato mattina) questi rusponi lasciati fermi li, come monumenti, per evidenziare che “stiamo lavorando per voi!”. Sicuramente se si interpellano i politici o gli organi tecnici competenti del comune ci sarà una valida motivazione: periodo giusto post turistico per intervenire, esecuzione dei lavori capitata “casualmente” adesso o urgentissimi motivi tecnici. Nulla di tutto ciò può distogliermi dal pensare che sia un “asfalto elettorale” fatto ad arte (come accade da decenni a Pineto) per accontentare il caro e fedele elettore o per accaparrarsi il votante in più. Il mio parere è un po' drastico: diffidate da tutti quei politici locali che dopo anni di quasi immobilismo soltanto adesso corrono da un cantiere all'altro tutti sudati evidenziando la loro democrazia partecipativa. Mi sento un po' trattato da smemorato, utile soltanto quando gli serve il mio ed il vostro voto. Eravamo una Repubblica fondata sul lavoro, oggi per responsabilità loro (ma anche nostra) siamo una “Repubblica fondata sugli asfalti prima delle elezioni”.
Comunque sia, ci sono quartieri come quello dei Fiori o come la via di Torre Cerrano che hanno saltato il giro anche stavolta. Dai che nel 2024 ci sono le regionali: forse qualcuno stenderà un “velo bitumoso” in prossimità delle prossime votazioni!

Mauro Di Concetto