E' triste dover vedere chiusa ed inutilizzata, una struttura come il Beach Paradise che per un ventennio ha rappresentato, per giovani e meno giovani, un luogo di incontro, sport, musica, cultura e sano divertimento.
Correva l'anno 2001 quando un gruppo di ragazzi, oggi padri di famiglia, recuperò l'Area Druda trasformandola, da zona in stato di abbandono dove campeggiava la struttura dell'ex PROS ormai in disuso, in una bellissima area di intrattenimento ove ogni estate si organizzavano eventi quali tornei di beach-soccer, beach-volley, basket, Giochi al mare (indimenticabili quelli di Ferragosto), mostre fotografiche, estemporanee di pittura e tante tante serate musicali.
Al Beach Paradise si sono avvicendate tribute band come quelle dei Queen, Micheal Jakson, Depeche Mode, Litfiba, Vasco Rossi, Pink Floyd e tantissimi altri gruppi musicali (abruzzesi e non) che hanno letteralmente deliziato le estati pinetesi, di turisti e residenti; per passare poi alle tante serate con i DJ, spesso splendidamente guidate dal mitico Francesco Ceci in arte Cicione.
Un bellissimo ventennio in cui i primi 15 anni (dal 2000 al 2015) il Beach Paradise è stato gestito direttamente dalla omonima Associazione, presieduta da Luca Di Pietrantonio e poi, dal 2015 sino al 2019, in collaborazione con l'associazione Summer Smile che, oltre ad organizzare serate musicali, eventi sportivi e culturali, si è fatto promotrice di una partecipatissima colonia estiva per bambini dai 4 ai 12 anni.
Raggiunto l'ideatore e fondatore del Beach Paradise, Luca Di Pietrantonio, gli chiediamo un suo punto di vista: “E' veramente un peccato che una simile risorsa per il paese giaccia inutilizzata!
Seppur io sia totalmente disimpegnato dalla gestione di questa struttura è ovvio che il mio cuore è sempre lì dove, unitamente ai miei amici di avventura, ho organizzato per quasi vent'anni una infinità di eventi, che hanno coinvolto decine e decine di migliaia di persone.
Vedere il Beach Paradise abbandonato a sé stesso è un gran dispiacere, soprattutto se penso al fatto che per diversi anni, e lo dico senza timore di smentita, è stato uno dei luoghi più in auge e frequentati della costa teramana.
Ho appreso che negli ultimi anni, oltre alle nefaste conseguenze della pandemia, ci sono stati alcuni problemi, a mio avviso, facilmente risolvibili con la buona volontà di tutti, che potrebbero restituire al paese una struttura in cui i nostri giovani potrebbero continuare a divertirsi e a realizzare ciò che noi facemmo più di vent'anni or sono.
Sono certo che non sarebbe difficile trovare tra i ragazzi di Pineto un bel gruppo (come noi eravamo tempo fa) disposto a gestire un simile spazio e tornare ad organizzarci eventi e manifestazioni; del resto il Beach Paradise ha una posizione a dir poco strategica ed è già predisposto per ripartire in men che non si dica. Basterebbe una rassettata generale, qualche piccolo intervento manutentivo ed una spolverata per ripartire con rinnovato vigore!!!
Auspico che l'amministrazione comunale non voglia privare i nostri giovani di uno splendido ambiente pensato e predisposto per l'intrattenimento ed il sano divertimento sempre ovviamente contemplando le legittime istanze di coloro che ivi abitano e senza curarsi, invece, di coloro che in modo patetico e strumentale hanno osteggiato (ed osteggiano ancora) tutto ciò che a Pineto crea gioia, fermento e movimento e che vorrebbero vedere la nostra città declassata ad un paese dormitorio.
Pineto deve vivere e deve vivere anche grazie ai nostri giovani che troppo spesso vengono dimenticati”.
Mauro Di Concetto