All'inizio, a giugno, erano speed check o meglio i due finti autovelox che l'amministrazione comunale di Teramo aveva messo su strada: uno a Piano della Lenta e un altro a ridosso del vecchio stadio comunale, sulla circonvallazione Spalato, per convincere i guidatori- corridori, quelli della notte soprattutto, ad andare piano. L'idea, manco a dirlo, fu copiata dai comuni vicini: Torricella che peró li ha noleggiati e Castiglione Messer Raimondo, che ne ha acquistati due a poco più di tremila euro. Come noto i due speed ceck dovevano servire solo a spaventare l'automobilista-corridore e a tutelare i pedoni, dentro sono vuoti ma all'occorrenza, e con una pattuglia della Polizia Locale nelle vicinanze, si era detto mesi fa, si poteva inserire anche un autovelox vero e proprio e si poteva anche spostare a seconda della richiesta dei cittadini e dei comitati di quartiere. Insomma dovevano fungere da dissuasori a tutti gli effetti.
La vera novità invece è che senza avvertire i cittadini, sicuramente per fare cassa, i due autovelox da finti sono diventati veri. Sono stati attivati all'insaputa dei residenti e con il limite che è di 30 km e non di 50 come era giusto fare. «Sarebbe stato doveroso avvertire i cittadini invece di fare gli sceriffi di Nottingham», ci scrive un cittadino». I complimenti vanno all'assessore Maurizio Verna e a tutta l'amministrazione che sicuramente farà cassa con i soldi dei cittadini. Serviranno a pagare l'aumento delle bollette tanto temuto dal sindaco?