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La domanda è semplice: quanto ci sono costati i due voli delle due eliambulanze alzatesi rispettivamente da Preturo (AQ) e Pescara, ieri pomeriggio, per prestare soccorso a tre escursionisti sul Gran Sasso? Sicuramente tanto. Tantissimo anzi, visto che si stima che 1 minuto di volo di un elicottero medicalizzato (conteggiando tutto ma proprio tutto) può arrivare a costare quasi 300 euro. Un minuto di volo 300 euro, all inclusive.

In particolare  la notizia dell'intervento dell'elisoccorso per una coppia di fratelli che, riportata sul piazzale dei Prati ha rifiutato ulteriore cure, si è rimessa in auto ed è andata via, ha scatenato disapprovazione e malcontento, suscitando le reazioni di chi postula la necessità di prevedere il pagamento a carico dell'utente finale di interventi così in montagna. La legge regionale Reasta, dopo la strenua battaglia (su tutti) dell'allora consigliere regionale Luciano Monticelli, esiste dal 2016 ma è ferma da allora. Approvata dall'Emiciclo ma poi fatta la legge, non risolto il problema, visto che sarebbe stata impugnata e nulla si muove ancora oggi.

Cosa che, al contrario, è avvenuta in altre regioni italiane e all'estero dove determinati interventi "a vuoto" dal punto di vista sanitario si pagano. Il messaggio sotteso è molto chiaro, in fondo: se vai in montagna, devi essere prudente. Se non sei prudente, ti avventuri e poi deve alzarsi in volo un'eliambulanza strapagata con soldi pubblici per venirti a riprendere magari solo perchè hai perso un sentiero e vai in panico, devi compartecipare alle spese dell'intervento. Un deterrente insomma, affinchè si contengano gli avventurosi dell'alta quota e si prevengano incidenti e situazioni-limite, puntando sui corretti equipaggiamenti e sulla dovuta preparazione (fisica, tecnica e mentale) per affrontare la montagna. La Legge Reasta è agli atti ma dell'applicazione nessuna traccia. Traccia c'è al contrario dei milioni e milioni e milioni di euro che la Regione Abruzzo tira fuori, ogni quattro-cinque anni, per quei due elicotteri di soccorso che partono da Preturo e da Pescara e che sono di proprietà dell'oggi Babcock International (già Inaer Aviation Italia spa di Milano). Elicotteri che non sono abilitati al volo notturno: quindi, in tal caso, va chiamato il velivolo dell'Aeronatuca militare che arriva da Pratica di Mare. 

Paolo De Luca, accompagnatore di media montagna e maestro di sci alpino, è stato il principale proponente della Legge Reasta in Abruzzo. Contattato da Certastampa.it per commentare il doppio elisoccorso sul Gran Sasso, ribadisce che:

1) Si deve far pagare al cittadino imprudente in emergenza le costose operazioni di soccorso alpino.

2) Si deve modificare la Legge 363/ 2003 sulle norme di sicurezza e infortuni sulle piste da sci ed estenderla a tutti gli sport di avventura.

3) Si deve affidare il compito del servizio del Soccorso Alpino ai corpi di polizia che hanno sezioni specifice di soccorso ed intervento in montagna

4) Si deve revocare l'appalto dell'elisoccorso pubblico 118 ai privati e affidarlo ai corpi di polizia.

Sono anni che De Luca lo ripete: "Io mi batterò fino a che avrò voce per onorare e dare giustizia a mio padre Antonio che, anni fa, a Teramo, si vide negare un trasporto urgente in eliambulanza dal Mazzini al Policlinico Gemelli per sottoporsi ad una terapia per il cuore. A domanda specifica di poterne usufruire il medico mi rispose che non era previsto e allora, ancora oggi, mi chiedo perchè è previsto che un'eliambulanza, pagata con soldi pubblici, possa intervenire per soccorrere persone incoscienti, imprudenti, spaventate che seguono la moda della Montagna senza neanche conoscerla? E perchè non diamo il servizio di soccorso a professionisti dei Corpi di Polizia? In Francia è la Gendarmerie, per esempio, ad intervenire"

Intanto, non costa solo l'eliambulanza del privato che ha l'appalto regionale. Perchè quegli elicotteri non volano da soli, non volano vuoti e se si inizia a parlare di cifre come 150 euro al giorno + rimborso spese carburante da casa all'aeroporto andata/ritorno + un pasto  per il tecnico di soccorso e, per chi interviene da terra, una media di 80 euro a chiamata, i conti lievitano. E di molto. 

Ultima domanda: se la Regione, intorno al 2016, stando a quel capitolato, spendeva di base 26 milioni di euro in cinque anni per avere il servizio dal privato. Sei anni dopo, quanto ci costa questo servizio?

 

paolodelucapietracamela2022