One Health One Earth – una sola salute un solo pianeta – è la parola d’ordine del nostro tempo segnato dalla pandemia e dalle minacce all’ecosistema. Mettendo questa parola d’ordine al centro della scena pubblica, il premio internazionale One Health Award (OHA) esalta One Health One Earth come la rivoluzione di cui abbiamo bisogno per affrontare le nuove sfide. Per molto tempo si è pensato che la salvezza dell’umanità fosse nel proteggersi dalla natura; poi che fosse nel distanziarsi dalla natura. Ora stiamo raggiungendo la consapevolezza che la nostra salute-salvezza è con la natura, e anzi consiste in quella della natura.
Ecco le ragioni del premio OHA, momento centrale di un evento di tre giornate consacrato alla rivoluzione One Health One Earth. L’appuntamento con One Health Award è per i giorni dal 14 al 16 Ottobre 2022, quando nella città di Teramo studiosi, opinion maker, esponenti delle istituzioni, protagonisti della cultura e dello spettacolo porteranno al centro dell’attenzione l’urgenza di un cambiamento di mentalità e di prospettiva.
L’importanza della manifestazione è confermata dal coinvolgimento di partner istituzionali del territorio: Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Teramo, Università degli Studi di Teramo, BIM, ERFAN e FIRA; nonché di sostenitori privati come Hologic Italia S.r.l., Paride Società Consortile e Reply Whitehall.
“One Health, One Earth”: una sola salute, un solo pianeta.
La salute umana è strettamente connessa alla salute animale e dell’ambiente: è questo il concetto che sta alla base della filosofia fondativa di One Health Award. Come definito nel 2008 dalla Task Force per l’iniziativa One Health, promossa dall’Associazione americana di medicina veterinaria, questo approccio richiede “gli sforzi collaborativi di più discipline che lavorano a livello locale, nazionale e globale, per ottenere una salute ottimale per le persone, gli animali e il nostro ambiente”. È riconosciuto ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e da tutte le principali organizzazioni internazionali che si occupano di sanità.
La visione olistica One Health, One Earth si consolida quindi in un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse – medicina umana, medicina veterinaria ed ecologia innanzitutto – per prevenire la diffusione delle malattie. Si tratta di una visione attualissima quanto antica. Già nel XVIII secolo l’archiatra del Papa Giovanni Maria Lancisi aveva osservato le relazioni tra i processi di malattia degli animali e degli esseri umani nel De Bovilla peste.
One Health, One Earth è un approccio ideale per raggiungere la salute globale perché affronta anche i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base dell’intima relazione tra la loro salute, la salute dei loro animali e l’ambiente in cui vivono, considerando l’ampio spettro di determinanti che da questa relazione emerge.
La pandemia da influenza aviaria di inizio anni Duemila ha portato la comunità scientifica a riflettere sull’importanza di considerare l’approccio One Health, One Earth nella prevenzione e nella preparazione all’emergere di possibili minacce per la salute emergenti dall’interfaccia uomo-animale-ambiente. L’esperienza della pandemia da SARS-CoV-2 ha solo reso più evidente la necessità di una nuova consapevolezza nel rapporto tra esseri viventi e ambiente circostante. È venuto il momento di guardare al pianeta non più solo con lo sguardo rivolto agli umani, ma all’equilibrio tra tutte le forme di vita nella nostra casa comune.
Comprendere il mondo e l’uomo, i rapporti tra l’ambiente e le specie che lo abitano, analizzare i mutamenti che intercorrono nei rapporti tra i viventi per comprendere le delicate interconnessioni tra esseri umani, animali e il loro habitat. Lì dove virus e batteri imparano sempre più a saltare da una specie all’altra. Lo “spillover” non è frutto della casualità, bensì il sintomo di un equilibrio ormai rotto all’interno dei diversi ecosistemi. Serve dunque ripensare le fondamenta del rapporto tra uomo e ambiente. E One Health Award sarà un’occasione per portare questo obiettivo al centro del dibattito pubblico italiano e internazionale.
Ricordiamo che One Health Award prevede cinque premi destinati a uno scienziato italiano, uno scienziato non italiano, un divulgatore, una storia e uno studente (borsa di studio), assegnati incentivando gli sforzi collaborativi di più discipline che lavorano insieme per la salute globale. Per aggiornamenti visitare il SITO e i canali Facebook, Instagram e Twitter di OHA.