Si fa un gran parlare di scommesse, di bookmakers italiani e del volume d’affari che c’è intorno al gioco. Per questo motivo, è fondamentale fare un po’ di chiarezza e, perché no, riuscire a scovare qualche curiosità riguardo questo argomento.
Partendo dalle origini del nome di bookmarkers, andremo a vedere anche come utilizzare i siiti scommesse che ci sono sul web.
Chi sono i bookmakers e le origini del loro nome
Qui le prime curiosità che nascono sono due: quel ‘book’, che in inglese vuol dire libro, è una casualità oppure c’è un nesso con qualcosa? In inglese, bookmaker vuol dire allibratore. Cosa c’entra con le scommesse?
Andiamo con ordine. Bookmaker, nel gergo comune, significa allibratore ma, andando a fondo nella storia di questo termine, si può comprende come i libri abbiano fatto la loro parte. Ed è per questo motivo che il prefisso ‘ book’. In pratica, il termine nasce nel XVIII secolo in Inghilterra.
Infatti, se si ‘sdoppia’ il termine, book e maker vuol dire fare un libro. Ed era proprio in un libro che l’allibratore, inteso come persone che organizzava il tutto, segnava tutto ciò che bisognava sapere durante le corse dei cavalli. E tra i dati più importanti c’erano sia le somme che si erano giocate che la somma da pagare nel caso di vincita.
Fatti i dovuti calcoli, in quel momento si decideva la quota per ogni cavallo, anche in base alle performance dei cavalli stessi. Piccola curiosità: oggi si è soliti pensare alle scommesse con il denaro, in realtà all’epoca si scommetteva con il cibo. C’era la possibilità di vincere banchetti o cibo da portare a casa.
Fai attenzione ai bonus
Adesso, però, il mondo è cambiato ed è fondamentale scegliere con cura il sito di scommesse su cui si vuole operare. Il primo aspetto da guardare è sicuramente quello relativo ai bonus. Soprattutto se non si è molto pratici e, quindi, si vuole cominciare facendo qualche test.
Va da sé che è meglio fare questi test con soldi non propri, sfruttando i bonus. I bonus, però, possono essere diversi sia dal punto di vista economico che in base alle condizioni. Nel senso che ci sono siti i quali prevedono l’utilizzo di bonus solo in determinate partite o, all’opposto, non permettono di giocare tutti gli eventi.
Il consiglio è quello di non vedere solo l’entità del bonus ma anche come può essere speso.
Confronta le varie quote
Questo punto richiede molta pazienza però è opportuno tenere a mente di dover confrontare le varie quote tra i siti e non buttarsi a capofitto sul primo che capita. In primis possono esserci degli errori di quota, ad esempio la vittoria di una squadra viene quotata troppo alta, e, poi, anche una differenza di 0,20 perenne può fare la differenza a lungo andare.
Prenditi un po’ di tempo per capire chi ha quote più convenienti e solo a quel punto metti a frutto la tua competenza e fortuna.