Si chiama Emanuele Ursini (nella foto in home) ha 36 anni ed è abruzzese doc. Ursini sta terminando il periodo di tirocinio sino al 29 novembre 2022 al tribunale di Pescara e per fine anno sarà a Teramo dove verrà per occuparsi di penale. Lo conferma a certastampa, il presidente del Tribunale di Teramo Carlo Calvaresi: «Ursini verrà al dibattimento penale a Teramo - spiega Calvaresi - avevo chiesto tre nuovi magistrati: due al civile ed uno al penale, per sostituire i tre trasferiti, ma il CSM me ne ha dato solo uno».
Il presidente Calvaresi, però non molla, anzi e rincara la dose: «tornerò alla carica col nuovo CSM e col nuovo governo». Per combattere la carenza di magistrati a Teramo è in corso da tempo un duro braccio di ferro tra Tribunale e Governo avviato con il grande contributo dell'ordine degli avvocati con a capo il presidente Antonio Lessiani, un cronico problema di decenni. Per questo motivo si erano astenuti dal lavoro anche gli avvocati ottenendo diverse promesse che, evidentemente, la politica, con il tempo e le elezioni, potrebbe avere già dimenticato. Per ora. Ma l'Ordine degli Avvocati e il Tribunale non mollerranno la presa. Anzi.
Il presidente dell'ordine degli avvocati Lessiani spiega che: «Torneremo alla carica con il nuovo CSM appena rinnovato. il suo vice presidente avvocato Ermini, nel corso dell’incontro avuto nel maggio scorso con i componenti dell’avvocatura teramana con il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica promise che sarebbe stato anticipato il bando per la copertura dei posti già in pianta organica dei magistrati ed attualmente scoperti. Torneremo alla carica con il Ministero della Giustizia per l’assegnazione a Teramo dei due magistrati della pianta organica flessibile che il Ministro Cartabia ha già deliberato. E torneremo alla carica affinché vengano appaltati i lavori, già approvati progettati e finanziati, per la ristrutturazione del Tribunale il rifacimento dei servizi igienici e l’installazione del condizionamento dell’aria caldo e freddo su tutto il Tribunale anche negli atri e corridoi».
Elisabetta Di Carlo
