Aveva detto di aver finito gli esami e organizzato anche la festa di laurea, ma gli esami non li aveva finiti e quella festa sarebbe stata l’amara rivelazione davanti a tutti i familiari e agli amici. Per questo, un ragazzo abruzzese di 23 anni, si è suicidato a Bologna, lanciandosi nel fiume Reno, dal Pontelungo, a Bologna, verso le 7 di mattina dell'altro ieri.
È morto.
Il suo corpo è stato ritrovato da alcuni operai, impegnati nei lavori di consolidamento del ponte stesso.
Gli amici del ragazzo, i compagni di università e alcuni familiari, dicono che era buono e sempre disponibile, che aveva annunciato a parenti e amici di aver terminato il corso degli studi in Legge con successo e che stava per laurearsi, questo sarebbe emerso anche dall'analisi del cellulare scorrendo il contenuto dei messaggi. Pare avesse anche organizzato la festa di laurea. Ma non era vero.
Per questo si è ucciso.
Una tragedia assurda. Un dolore insopportabile per la famiglia, che si preparava ad una festa e dovrà celebrare un funerale:
Esattamente un anno fa, il 9 ottobre 2021, sempre a Bologna, s’era ucciso un altro studente abruzzese di 29 anni, lanciandosi dal ponte di via Stalingrado: anche lui aveva invitato i genitori di Pescara alla discussione della tesi di laurea. Anche lui non aveva finito gli esami.
ATTENZIONE
Negli ultimi tempi stanno aumentando i casi di suicidio, anche nella nostra provincia. Telefono AMICO Italia, vuole ricordare a tutte le persone che stanno vivendo una fase di crisi e di disagio profondo e che hanno pensieri suicidari, che è SEMPRE IN LINEA E A DISPOSIZIONE.
Pensare di farla finita non è un motivo di vergogna e non ci deve fare pensare che non siamo “normali”. I pensieri suicidi sono parte delle crisi molto profonde, così come la febbre si accompagna alla polmonite. Così come è bene non fare finta di niente se abbiamo la febbre alta, allo stesso modo, se si presentano pensieri di suicidio è fondamentale non sottovalutarli né fingere di non averli.
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