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SCRITTE_3.JPGQUARTIERE_POETI.JPGDEFECATA_STAZIONE.jpgCOLONNINA_ROTTA.jpgScritte, defecate e danneggiamenti. Non manca nulla in questi giorni a Pineto. Subito scatta la caccia al colpevole. In primis è la giunta Verrocchio che si indigna e lancia sui social foto con messaggi indignati. “Non ho abbastanza parole per esprimermi” scrive su un post l’assessore Jessica Martella pubblicando foto di scritte in una piazza del quartiere dei poeti. I primi indiziati sono sempre loro: i giovani. Un luogo comune che certo non aggrada ai teenager. “Non può essere che ogni cosa che accade in paese sia colpa nostra” conferma una ragazza dopo l’indignazione per bottiglie e bicchieri lasciate in un parco di Borgo Santa Maria. “Perché piuttosto il comune non si adopera per darci dei luoghi dove poter stare in compagnia? Il fatto che trascorriamo i nostri pomeriggi nei parchi o in pineta non vuol dire automaticamente che spacchiamo tutto”. Gli possiamo dare torto alla giovane ragazza? Intanto la noia produce i suoi danni però, L’ultima chicchera è stata una defecata nel sottopasso della stazione ferroviaria dinanzi all’ascensore. Tutto lascia pensare che sia stato un essere umano e non un cane a lasciare questo “ricordo”. L’abbondante “presenza” si trovava ieri dietro un angolo ed è stata coperta da fazzoletti di carta sporchi (utilizzati probabilmente anche per pulirsi). Anche questo è opera dei giovani annoiati? Danneggiato qualche tempo fa anche la colonnina del parcometro della stazione. Colpa anche qui dei giovani? Tutto lascia pensare che possa essere stata una vettura che ha preso molto male le manovre di retromarcia o di svolta nel parcheggio ed ha beccato in pieno la colonnina. Non sono mancati in questi ultimi tempi i “writer” che hanno scritto imprecazioni, dediche d’amore o frasi di canzoni. Tanti piccoli gesti che rendono evidenti una serie di esternazioni. In primis dare la colpa ai teenager è un luogo comune per permettere ai più vecchi di delinquere agevolmente. Il territorio di Pineto diventa poi sempre più terreno fertile per atti vandalici e delinquenziali, come furti in appartamento, per uno scarso o quantomeno poco efficace controllo del territorio da parte di polizia municipale, carabinieri e polizia. Ma il dato che stimo man mano evidenziando con i nostri servizi è che il comune a Pineto si rende sempre più complice di produrre noia e vandalismo perché ha tutti i centri di aggregazione pubblici chiusi per motivi ignoti. Certo fa brutto vedere in una calda domenica d’ottobre i giovani annoiati lungo la pineta, nei parchi e nelle piazze, mentre strutture come il Trein ieri erano aperte, ma come magazzino di qualcuno. Non si sa bene come mai detta struttura ieri sia stata aperta e da chi, dato che abbiamo scoperto, per parola dell’assessore alle politiche sociali Marta Illuminati, che la convenzione con la vecchia affidataria è scaduta da molti e molti mesi. Dunque, se il comune non si è fatto consegnare le chiavi dalla Summersmile, perché, anziché far adibire la struttura pubblica a magazzino, non ha fatto aprire per tentare di aggregare i giovani? Il dato di fatto è che mentre tutto si decide e progetta, i danni crescono. Pineto, Scerne, Torre San Rocco, Borgo Santa Maria hanno più di un’area pubblica destinata all’associazionismo: ebbene sono tutti da anni chiusi in attesa di decisioni. Non è dunque bello vedere gli assessori infervorirsi per atti vandalici sapendo che loro stessi non fanno nulla per allontanare i giovani dall’ozio e dai sequenziali atti vandalici. “Diventa un problema nei sabati o nelle domeniche anche vedere una semplice partita di calcio” ci dice un ragazzo in una comitiva ferma sotto la pineta “Anche giocare a biliardino o ping pong. I nostri genitori non possono certo svenarsi per pagare consumazioni su consumazioni al bar o in pizzeria. Non abbiamo una struttura al coperto pubblica dove poter passare del tempo in santa pace senza pagare. Eppure una volta c’erano. Una volta avevamo come scusa il Covid ed i forzati lockdown. Adesso? Tanto ogni cosa che accade in paese è sempre colpa nostra. Ma non sarà mica colpa di chi non fa nulla per noi?”. Dunque, cari amministratori, prima di esprimere indignazione, fate in modo che i giovani si allontanino dalla noia e dagli atti vandalici.

Mauro Di Concetto