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IACHINIPEFChiusa l’esperienza calcistica con l’ormai scomparsa Teramo Calcio 1913. Chiusa l’esperienza televisiva, con l’ormai scomparsa R115. Sospesa l’esperienza della gestione dello Stadio, affidata adesso ad un arbitrato che già è costato alle casse del Comune 33mila euro, l’imprenditore teramano Franco Iachini avrebbe aperto adesso un contenzioso suo campi da Padel, che aveva intenzione di realizzare proprio nell’area dello Stadio di Piano d’Accio. Ma facciamo un passo indietro e torniamo all’arbitrato, che ci è costato già 33mila euro, visto che il Comune ha deciso di avvalersi della consulenza dello studio Legale K&L Gates di Milano, per 18mila euro, e ha nominato il collegio arbitrale, che costerà un “gettone” da 15mila euro. A rappresentare il Comune, che come è noto praticamente non ha più un ufficio legale interno, dopo il pensionamento della dottoressa Cafforio e il trasferimento di un’altra avvocata, saranno quindi gli avvocati Francesco Sanna, Andrea Campana, Chiara Toccagni e Rita Petrassi, ma accettando - bontà loro - un “compenso professionale commisurata alla prestazione di un solo avvocato”, come si legge nella delibera comunale. Spese che si sommano a quelle già sostenute, più o meno altri 30mila, per la società di consulenza che ha collaborato con il  Comune nella valutazione del Pef dello Stadio, nella procedura oggi sfociata in una domanda di arbitrato pari a € 1.700.506,34, che il Comune potrebbe dover pagare alla Soleia di Franco Iachini, a titolo di danni derivanti dalla sproporzione tra la convenzione sottoscritta col Comune e i costi reali di gestione. Per essere più chiari: il Pef serviva a riequilibrare la bilancia costi/incassi, ma il Comune non l’ha approvato e la Soleia chiede i danni. E non solo, perché la stessa Soleia avrebbe anche presentato ricorso al TAR contro la mancata autorizzazione alla costruzione di campi di padel nell’area dello Stadio, gli stessi originariamente previsto nel Pef.

QUI LA DETERMINA DEL COMUNE