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Paolomieli
Lo storico e giornalista Paolo Mieli, cittadino onorario della  Città Fortezza, torna in Abruzzo con un incontro dal titolo “Il Medioevo fantastico”.  L’appuntamento è il 29 ottobre alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare - Largo Rosati,  l’ingresso è libero. Il Comune di Civitella del Tronto, il Sindaco Cristina di Pietro e l’assessore alla cultura Riccardo De Dominicis, hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa storica, curata da Greta  Salve collaboratrice di Mieli e realizzata con il sostegno del Consiglio Regionale  d’Abruzzo, grazie alla volontà del Presidente Lorenzo Sospiri e il Vice Presidente Roberto  Santangelo.  Sarà Paolo Mieli, tra le voci più influenti del giornalismo italiano, ad accompagnare il pubblico di Civitella alla scoperta del Medioevo, narrando un’epoca da rivalutare, di  notevole progresso e innovazione. L’età di mezzo è stata tramandata come un periodo cupo, brutale e superstizioso, tanto  che per gli anglosassoni è la “dark age” e in italiano il termine Medioevo, è spesso  utilizzato come sinonimo di arretratezza e ignoranza. Per gli illuministi si trattava di secoli
bui, per i romantici invece, più che un periodo storico, il Medioevo era un luogo  dell'anima. Nei primi decenni dell'Ottocento il medievalismo si è sovrapposto al  movimento romantico stesso, mentre nell'Italia risorgimentale e post-unitaria il richiamo al  Medioevo è stato funzionale alla creazione di una cultura nazionale. L'uso strumentale di  questo periodo storico è continuato anche durante il XX secolo: fascismo e nazismo se  ne sono appropriati per sfruttare simboli e suggestioni. Ma è stata un’era di mezzo tra
l’antico e il moderno - come afferma Mieli - migliore della precedente e anche della  successiva, durata mille anni. La rivalutazione del Medioevo, è iniziata già dal 1812 con le celeberrime fiabe dei fratelli  Grimm, passando per Ivanhoe di Walter Scott, ma il fascino per l’età di mezzo nel tempo  ha oltrepassato i confini della letteratura, approdando a cinema, architettura e musica  con Guglielmo Tell di Rossini e la Battaglia di Legnano di Giuseppe Verdi. Castelli, re e  regine, maghi, draghi, spade, principi e cavalieri, sono diventati gli ingredienti di una  formula, che ha prodotto una nuova immagine del Medioevo, dove prevalgono  sentimenti, atmosfere magiche e grandi amori, diventando ambientazione privilegiata  anche ai giorni nostri, per libri, film e serie televisive di successo come l’Armata  Brancaleone di Mario Monicelli, Il nome della Rosa di Umberto Eco, il Signore degli Anelli  di Tolkien e il più recente Trono di spade. Il Medioevo fa ancora breccia nell’immaginario collettivo e Civitella del Tronto, che ne  conserva intatto il patrimonio, si presenta come luogo ideale per raccontarne la storia.  Sarà un’occasione pubblica, ma che allo stesso tempo restituisce quell’intimità di  conversazioni amichevoli, condotte sempre con l’intelligenza, l’ironia e la professionalità  che contraddistinguono Paolo Mieli.