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Empatia per il dizionario è la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona, di qui il titolo efficace della passeggiata che si è svolta questa mattina (18 ottobre 2022) a Pineto, “empatica” perché i partecipanti sono stati invitati a sedersi su una carrozzina per poter vivere in prima persona l’esperienza del muoversi in città e prendere coscienza delle barriere architettoniche eventualmente presenti.L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Pineto con l’associazione Carrozzine Determinate presieduta dal cav. Claudio Ferrante. Una iniziativa fortemente voluta per sensibilizzare sull’abbattimento delle barriere architettoniche e in generale sulla disabilità. Tra i partecipanti, oltre a Ferrante, anche la segretaria di Carrozzine Determinate Mariangela Cilli e il socio Rocco Latte, hanno partecipato anche il Sindaco Robert Verrocchio e i componenti dell’Amministrazione comunale, la Commissione Pari Opportunità di Pineto, il presidente dell’Associazione Commercianti e dell’Associazione Balneatori di Pineto, rispettivamente Biagio Iezzi e Mauro Pavone e dell’Associazione Albergatori Pineto Pio Pavone, oltre a due pinetesi in carrozzina: Enzo Cafarelli e Viola Petrini, quest’ultima anche componente della locale Cpo e componente dell’AISM Teramo. Presenti anche il Comandante della Polizia Locale Giovanni Cichella e i responsabili degli uffici comunali.

Presente anche la dirigente scolastica dell’IC Giovanni XXIII Sabrina Del Gaone con gli studenti di alcune classi e i docenti, i quali continueranno a divulgare messaggi volti a sensibilizzare gli alunni su queste tematiche.

“Referenti dell’associazione Carrozzine Determinate – dichiara Claudio Ferrante - con gli amministratori del Comune di Pineto oggi sono stati insieme per vivere una giornata di sensibilizzazione e non di protesta, per sperimentare direttamente sulla propria pelle le difficoltà di una persona con disabilità e per comprendere come realmente la disabilità non sia una malattia, ma una condizione di vita in un ambiente sfavorevole. La passeggiata empatica consente di provare in prima persona la frustrazione e l’umiliazione di non poter entrare in una farmacia, in un bar o in un ufficio, di sperimentare direttamente le difficoltà continue e quotidiane delle persone con disabilità. Un momento di sensibilizzazione per gli amministratori e per i cittadini anche per una progettazione lungimirante che rispetti il criterio dell’accessibilità universale, il che modificherebbe integralmente l’assetto di un’intera città rendendola fruibile a tutti. Queste attività di sensibilizzazione sono lente e faticose, ma portano a grandi risultati, cambiano il modo di vedere e di approcciarsi alle persone con disabilità, gettano le basi per un lungo percorso che semina empatia e partecipazione con l’ambizione di contribuire ad una società migliore e a misura di tutti. La nostra associazione si batte anche per le spiagge accessibili, auspichiamo che tutti i comuni prospicienti al mare abbiano una spiaggia pubblica adatta a tutti perché l’accessibilità deve essere a 360° e deve riguardare anche la possibilità di godere pienamente le bellezze del territorio”.

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