L'annuncio era stato fatto ad aprile e pochissimi mesi dopo l'Agicot della Asl di Teramo è ufficialmente operativo. Oggi l'inaugurazione al piano terra del terzo lotto dell'Ospedale Mazzini di Teramo con l'ufficio allestito per accogliere e seguire il decorso post-ospedaliero dei primi venti anziani fragili. Si, perchè il progetto della Asl teramana rappresenta già un modello "a livello nazionale" ha rimarcato l'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, prendendo parte al taglio del nastro accanto al direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia. E quello del Mazzini sarà solo il primo dei quattro uffici-Agicot che veranno aperti nei quattro presidi ospedalieri teramani "ma intendiamo esportare in tutta la regione questo importantissimo e validissimo progetto". Agicot ambisce ad evitare quel fenomeno della "porta girevole" che vede gli anziani fragili dimessi rientrare in Ospedale, poco dopo: "Questo fenomeno va evitato, gli anziani fragili, hanno il diritto di proseguire la propria vita nel proprio ambiente familiare" ha dichiarato Di Giosia, facendo eco a quanto espresso dal referente dell'Assistenza territoriale, il dottor Valerio Profeta curatore del progetto e che ha visto mesi di formazione per personale medico ospedaliero e per i medici del territorio. Del progetto Agicot tutto teramano si è parlato in giro per l'Italia, tra convegni e sessioni di studio professionale e presto se ne parlerà a Berlino. Intanto, l'assessore Verì ed il manager Di Giosia a specifica domanda sulle polemiche nuovamente sorte circa la location del nuovo ospedale di Teramo hanno risposto annunciando una prossima conferenza stampa "in cui andremo a rispondere a tutti i dubbi, non abbiamo problemi"