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Non ci sono cétégorie

Dopo il disastro del crollo del cimitero di Poggioreale in Campania (che ha fatto schizzare le orrende immagini in tutta penisola ed oltre), non possono passare certo inosservate le situazioni di grave disagio che si vivono anche nei nostri cimiteri. È il caso del cimitero di Roseto degli Abruzzi, emersa poche ore fa sui social. Da anni infatti, è insita nella necropoli centrale una situazione a dir poco imbarazzante ed orrenda: un’ala dello stesso è transennata per crolli dovuti alle infiltrazioni. I familiari delle povere persone tumulate in questo alveare hanno scritto lettere, mail, si sono recati in Comune senza ottenere nulla se non promesse. Non solo i loculi sono senza luce e senza un fiore, ma l’area è sommersa da cacca di piccioni e polvere che nessuno può pulire dato che vi sono transenne che impediscono l’accesso. Si tratta di un’area antica del cimitero di paese dove comunque vi sono feretri che forse andrebbero ridotti ma risulta impossibile ogni cosa dato che è tutto chiuso. Pezzi di cemento caduti dal tetto a terra e fili elettrici pendenti è lo spettacolo di ogni giorno da anni. Una situazione a dir poco aberrante e l’ultima promessa è di fondi regionali che permetterebbero una decorosa ristrutturazione. C’è chi denuncia di aver segnalato questo scempio a ben tre amministrazioni in paese: immaginate da quanti anni il cimitero versa in questo stato pietoso. Quanto potrà mai costare la messa in sicurezza di questo alveare cimiteriale? Perché si susseguono solo promesse e nessuno ancora fa nulla di concreto? Dobbiamo attendere come a Poggioreale il crollo dell’intero manufatto con caduta di bare a terra? Ci segnalano poi che anche nel cimitero di Notaresco la situazione non è delle migliori: dal terremoto del 2016 intere aree sono impraticabili e si va a tumulare a Grasciano o Guardiavomano. Anche qui si attendono fondi regionali o statali? Eppure vedo che a Roseto come a Notaresco i fondi per istallare TRed semaforici o rilevatori di velocità sulle strade si trovano. Ma d’altronde il morto non può parlare e dunque è destinato solo ad attendere. Un altro dato sconcertante è che, sempre da segnalazioni ricevute, decine e decine di persone hanno acquistato i loculi a Roseto e si ritrovano a tumulare i defunti nel cimitero di Cologna o altrove. Insomma urge una posizione netta e chiara dell’attuale amministrazione comunale.

Mauro Di ConcettoWhatsApp_Image_2022-10-22_at_15.52.56.jpegWhatsApp_Image_2022-10-22_at_15.52.57.jpeg