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Hanno corso anche per trentuno ore consecutive, prima di tagliare il traguardo davanti alla Basilica di San Bernardino, nel centro storico dell’Aquila, dopo lo sprint finale sulla suggestiva scalinata. Gli oltre trecento partecipanti, arrivati da undici nazioni per l’evento internazionale "One Hundred Trail World Series", per la prima volta organizzato in Europa, si sono cimentati in una delle gare di mountain trail running più impegnative in un tragitto immerso nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso d’Italia e dei monti della Laga.

Attraverso l'altopiano di Campo Imperatore e borghi come Calascio e la sua magica Rocca, Santo Stefano di Sessanio, il passaggio sulle sponde del lago di Campotosto. Oppure, sui sentieri che raggiungono la “Crocetta” e la frazione di Collebrincioni, nel caso delle prove più brevi con partenza e arrivo a San Bernardino.

Presenti anche membri della Nazionale italiana di Sky running. Quattro le distanze: da 100 miglia (160 chilometri) e 100 chilometri, poi 30 e 15 km, organizzate in collaborazione con Atletica Abruzzo L'Aquila.

Venerdì la partenza della prova principale, che si è conclusa sabato con la vittoria di Cody Reed, atleta statunitense giunto in poco più di 18 ore. Reed è arrivato davanti al connazionale Roger Darrigrand e all'italiano Alexander Rabensteiner. Prima delle donne, quinta nella classifica generale, la brasiliana Leticia Saltori. A chiudere la prova anche Maurizio D'Agostino (I Marsi). 

Giulio Ornati ha vinto la gara sui 100 chilometri, davanti a Luca Carrara e Giacomo Forconi. Prima tra le donne la spagnola Ana Martin, seguita da Cinzia Ascanio.

Agli atleti che hanno completato i percorsi da 160 e 100 chilometri è stato assegnato il "Testimonium" del "Cammino dei Monti e dei Santi", un attestato che dà atto del compimento del tracciato, e l'originale "Passaporto dell'Appennino". Un'iniziativa dell'associazione La Valle del Vasto.

La giornata conclusiva, oggi, è stata dedicata più al grande pubblico, con le prove sulla distanza più breve: Matteo Rossi e Federico Ciocca (Atletica Vomano) hanno dominato la 15 chilometri, seguiti da Luca Gargiulo (Lazio Outdoor). Tra le donne si è imposta Claudia Gabrielli su Francesca Pesce e Simonetta Mei(Atletica Abruzzo L'Aquila). Nella 30 chilometri, ha avuto la meglio Simone Proietti (Asd Lazio Outdoor) sull'aquilano Carlo Silvagni (Live Your Mountain). Terzo Davide Nasso (D Trail). Martina Ottogalli (Atletica Dolce Nord-Est) ha vinto la prova femminile, battendo le aquilane Annalisa Taballione e Maria Elena Camorchia (Atletica Abruzzo L'Aquila).

La manifestazione internazionale, organizzata da Atleticom Asd guidata da Camillo Franchi Scarselli, organizzatore di tante gare, tra cui la We Run Rome e ideatore e organizzatore della Mezza Maratona nel 2019, rientrava nel ricco calendario di eventi di L’Aquila Città Europea dello Sport 2022 e ha dato ampio spazio anche agli aspetti ludici: a San Bernardino, è infatti stato allestito un expo village dove si sono susseguiti incontri, eventi, momenti didattici con le scolaresche, degustazioni e musica. L’evento è stato partner dell’associazione Luca Moro, a cui è stata intitolata la 15Km non competitiva, e ha ricevuto il patrocinio di Arta Abruzzo, presente con il proprio laboratorio mobile.

È stata una gara faticosa, per le distanze lunghe al limite delle capacità fisiche e mentali, che proprio per questo ha scelto come Ambassador uno che il limite lo ha toccato ed è riuscito a superarlo: nel 1994 Mauro Prosperi, campione di pentathlon moderno, parte del team medaglia d’oro a squadre nella spedizione olimpica a Los Angeles nel 1984, ma soprattutto sopravvissuto undici giorni nel deserto del Sahara senza acqua, dopo essersi perso durante la Marathon des Sables.