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272332192_10119140376144710_4512957455375302797_n.jpgDopo il Padre è stato arrestato anche il figlio. Così, dopo l'arresto del commercialista rosetano Massimo Dell'Orletta (che si è avvalso della facoltà di non rispondere al giudice) per presunte irregolarità nei piani di riparto di alcune delle procedure fallimentari che ha seguito come curatore o commissario giudiziale. Ieri anche suo figlio Daniele, 37enne,  laureato in Economia con il massimo dei voti e attualmente residente a Londra dove lavora per un'importante banca, è finito ai domiciliari. La misura di custodia cautelare, scrive Il Messaggero,  è scattata nel momento in cui, volontariamente, il figlio di Dell'Orletta ha deciso di rientrare in Italia. Ad attenderlo all'aeroporto c'erano i finanzieri.

Padre e figlio, secondo l'accusa, avrebbero in concorso, nei loro rispettivi ruoli, spostato capitali fino all'Isola di Man, nel Mar d'Irlanda tra la Gran Bretagna e l'Irlanda per poi farli sparire in paradisi fiscali. Al momento sono 4 gli indagati, tra i quali un altro professionista.

In sostanza, dalle indagini dirette dai Sostituti Procuratori, svolte anche nei confronti di altri soggetti coinvolti nella vicenda (un avvocato e un imprenditore), sono state ricostruite alcune operazioni finanziarie ideate e attuate dal citato professionista nell’ambito di diverse procedure fallimentari iscritte presso il Tribunale di Teramo. In particolare, è emerso che il professionista teramano, avvalendosi di società costituite ad hoc ubicate in Italia ed all’estero, riconducibili a lui e al figlio, avrebbe acquistato, nell’ambito delle predette procedure fallimentari, crediti deteriorati; successivamente, in virtù della propria posizione privilegiata di curatore, avrebbe provveduto, mediante una nuova ripartizione dell’attivo fallimentare, appositamente pilotata, ad assegnare a detti crediti un maggiore valore economico, incassando così, tramite le citate società, consistenti somme di denaro.

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