Aldo Di Felice se ne è andato. Aveva 68 anni. Non era soltanto uno dei più conosciuti commercianti teramani, era un monumento. Una sorta di testimone vivente di un tempo andato, la memoria reale di una città scomparsa. Al timone della sua “Elettronica Teramo” ha attraversato gli anni, le stagioni e le epoche, restando sempre e comunque fedele a sé stesso, e a quel modo intimo e particolare di essere commerciante. Il suo, non era solo un negozio, ma un riferimento geografico, talmente conosciuto dall’essere utilizzato da chiunque come indicazione. Lui era "Aldo di Elettronica Teramo" (anzi: Te.Ra.Mo. come recita l'insegna) una totale identificazione tra la persona e la sua attività, E viceversa. Così come era un riferimento “elettronico”, inteso nel più ampio senso possibile: se cercavi qualcosa che sembrava introvabile, dal cavetto "strano" alla pila "particolare", dal baracchino... al computer, dovevi andare da Aldo. Lui ce l’aveva di certo. E se non ce l'aveva... ce l'aveva lo stesso, perché qualcosa faceva. Risolveva. Che in confronto, Amazon sembra Postalmarket degli Anni ‘70. Dal sorriso difficile, dalle parole contate, Aldo Di Felice era l’immutabile persistenza di una città diversa e migliore, che oggi si snatura inseguendo una confusa modernità. Ciao Aldo, ci mancherai.