La Lega Italiana Fibrosi Cistica Regione Abruzzo lancia una nuova sfida solidale a sostegno della lotta alla malattia genetica. E lo fa promuovendo un innovativo progetto, denominato “Respiro con i Fiati” che, attraverso la pratica di uno strumento musicale a fiato, si prefigge l’obiettivo di affiancare le tecniche di disostruzione bronchiale alle quali i pazienti devono quotidianamente sottoporsi per migliorare la loro capacità aerobica.
Il progetto è stato presentato oggi all’ospedale di Atri (TE), sede del Centro di Referenza Regionale F.C., dal direttore della struttura, Dott. Paolo Moretti e dal Prof. Aurelio Ruggero, Docente alla Cattedra di Musica presso la sezione scolastica del Policlinico Umberto I di Roma e dell’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro, che dal 2004 porta avanti l’analogo progetto “Uno dei Fiati” con i giovani in cura negli ospedali laziali.
«La terapia con i fiati – ha spiegato Ruggero - affianca la terapia tradizionale ottenendo un doppio risultato: da un lato la formazione culturale musicale e, dall’altro una fisioterapia involontaria che viene accolta con positività e senso ludico. In tal modo, ogni volta che il bambino suonerà per ottenere un risultato musicale avrà in cambio un risultato fisioterapico, con un consistente miglioramento della sua qualità di vita. Accade, inoltre, che i ragazzi si appassionino alla musica e desiderino approfondirne gli studi, frequentando scuole o entrando a far parte di gruppi musicali».
All’incontro sono intervenuti Donatella Valeri per la Lega Italiana Fibrosi Cistica Regione Abruzzo, il Vice Sindaco di Atri, Pier Giorgio Ferretti e il Sindaco di Canzano Franco Campitelli, in rappresentanza di una comunità particolarmente attiva sul fronte della solidarietà ai malati di FC. Hanno portato inoltre un contributo il M° Carlo Michini, in rappresentanza dell’Associazione Musicale Dino Marsilii – Banda Città di Canzano e il M° Franco Pomilio che, proprio interpretando la pratica musicale come terapia per il respiro, ha creato all’Ensemble di Fiati Casalanguidese. La formazione parteciperà al concerto di beneficenza “Respiro con i Fiati”, che si terrà al Teatro Comunale di Atri l’11 agosto alle 21. Diretto dal M° Adriano D’Arcangelo, vedrà protagonista la Banda Città di Canzano con la partecipazione dell’Istituto Braga di Teramo e il tenore Tongrui Zhang.
«Questo nuovo progetto - ha dichiarato il Dott. Moretti – prende spunto dall’esperienza dei Centri Regionali per la Fibrosi Cistica romani ma anche dall’esperienza personale. Tra i nostri pazienti abbiamo una ragazza che suona il sassofono e fa parte di una banda cittadina; negli anni abbiamo potuto osservare come la sua capacità polmonare si sia conservata e quanto i suoi dati di funzionalità respiratoria si mantengano buoni. Ovviamente tutto ciò non dipende solo dall’utilizzo di uno strumento a fiato ma perché non aggiungere un esercizio piacevole a un’attività, la fisioterapia respiratoria, che impegna quotidianamente e noiosamente i pazienti?»
Ringraziamenti sono giunti da Moretti «alla città di Atri per avere accolto generosamente il Centro, ai volontari e a quanti, pur non appartenendo al mondo sanitario, ne hanno affiancato la missione con straordinario impegno, alleviando la solitudine in cui per tanti anni si è operato». Presentato ad Atri il progetto “RESPIRO CON I FIATI”
La Lega Italiana Fibrosi Cistica Regione Abruzzo lancia una nuova sfida solidale a sostegno della lotta alla malattia genetica. E lo fa promuovendo un innovativo progetto, denominato “Respiro con i Fiati” che, attraverso la pratica di uno strumento musicale a fiato, si prefigge l’obiettivo di affiancare le tecniche di disostruzione bronchiale alle quali i pazienti devono quotidianamente sottoporsi per migliorare la loro capacità aerobica.
Il progetto è stato presentato oggi all’ospedale di Atri (TE), sede del Centro di Referenza Regionale F.C., dal direttore della struttura, Dott. Paolo Moretti e dal Prof. Aurelio Ruggero, Docente alla Cattedra di Musica presso la sezione scolastica del Policlinico Umberto I di Roma e dell’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro, che dal 2004 porta avanti l’analogo progetto “Uno dei Fiati” con i giovani in cura negli ospedali laziali.
«La terapia con i fiati – ha spiegato Ruggero - affianca la terapia tradizionale ottenendo un doppio risultato: da un lato la formazione culturale musicale e, dall’altro una fisioterapia involontaria che viene accolta con positività e senso ludico. In tal modo, ogni volta che il bambino suonerà per ottenere un risultato musicale avrà in cambio un risultato fisioterapico, con un consistente miglioramento della sua qualità di vita. Accade, inoltre, che i ragazzi si appassionino alla musica e desiderino approfondirne gli studi, frequentando scuole o entrando a far parte di gruppi musicali».
All’incontro sono intervenuti Donatella Valeri per la Lega Italiana Fibrosi Cistica Regione Abruzzo, il Vice Sindaco di Atri, Pier Giorgio Ferretti e il Sindaco di Canzano Franco Campitelli, in rappresentanza di una comunità particolarmente attiva sul fronte della solidarietà ai malati di FC. Hanno portato inoltre un contributo il M° Carlo Michini, in rappresentanza dell’Associazione Musicale Dino Marsilii – Banda Città di Canzano e il M° Franco Pomilio che, proprio interpretando la pratica musicale come terapia per il respiro, ha creato all’Ensemble di Fiati Casalanguidese. La formazione parteciperà al concerto di beneficenza “Respiro con i Fiati”, che si terrà al Teatro Comunale di Atri l’11 agosto alle 21. Diretto dal M° Adriano D’Arcangelo, vedrà protagonista la Banda Città di Canzano con la partecipazione dell’Istituto Braga di Teramo e il tenore Tongrui Zhang.
«Questo nuovo progetto - ha dichiarato il Dott. Moretti – prende spunto dall’esperienza dei Centri Regionali per la Fibrosi Cistica romani ma anche dall’esperienza personale. Tra i nostri pazienti abbiamo una ragazza che suona il sassofono e fa parte di una banda cittadina; negli anni abbiamo potuto osservare come la sua capacità polmonare si sia conservata e quanto i suoi dati di funzionalità respiratoria si mantengano buoni. Ovviamente tutto ciò non dipende solo dall’utilizzo di uno strumento a fiato ma perché non aggiungere un esercizio piacevole a un’attività, la fisioterapia respiratoria, che impegna quotidianamente e noiosamente i pazienti?»
Ringraziamenti sono giunti da Moretti «alla città di Atri per avere accolto generosamente il Centro, ai volontari e a quanti, pur non appartenendo al mondo sanitario, ne hanno affiancato la missione con straordinario impegno, alleviando la solitudine in cui per tanti anni si è operato». 
