In occasione della "Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace", sono stati anche ricordati, con una cerimonia al monumento ai Tigli, i Carabinieri caduti a Nassiriya.
Ecco il discorso del Colonnello Saccone
«La Repubblica riconosce il 12 novembre quale “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”», è quanto sancito nel 2009 dalla Legge dello stesso anno. Questa decisione discende, senza dubbio, da quanto è accaduto il 12 novembre 2003 a Nassiriya (Iraq). Erano le 10.45 (le 8.40 in Italia), quando due palazzine in cui alloggiavano i carabinieri e i militari del contingente dell'operazione “Antica Babilonia”, vennero sventrate da un vile attacco kamikaze. Un camion cisterna, pieno di esplosivo, scoppiò davanti all'ingresso della base militare italiana, provocando la morte di diverse persone tra militari e civili. Morirono 12 carabinieri, 5 soldati dell'esercito e 2 civili, giornalisti, oltre a 9 iracheni. Diversi furono i feriti. Oggi, cari ragazzi, facciamo memoria di quel tragico evento di 19 anni fa, ricordando i nostri soldati con la celebrazione, da poco conclusa, di una Santa Messa e con la deposizione di una corona, avvenuta poco fa, al “Monumento ai Caduti di Nassiriya”. Monumento realizzato dall’artista Fausto CHENG, che ringrazio per la sua prestigiosa presenza, ed inaugurato nel 2012 in questi ameni giardini teramani. È un doveroso tributo ai 19 nostri connazionali, vittime del più grave attentato, che le Forze Armate italiane abbiano subìto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale Un ignobile e barbaro atto di terrorismo che ha colpito tutti noi Italiani. Per gli integralisti del tempo, stavamo compiendo un atto di invasione, ma, solo pochi giorni prima, molti dei Carabinieri deceduti avevano distribuito medicinali e giochi a ragazzi come voi, regalando loro un attimo di benessere e felicità. Quei carabinieri, quei soldati, che erano in Iraq, per mandato del nostro Parlamento, espressione della nostra democrazia, erano a supporto del popolo iracheno, nella difficile strada della pacificazione, dell’ordine, della sicurezza e della democrazia. Ci inchiniamo, dunque, alla memoria dei nostri Caduti di Nassiriya e di tutti quelli che hanno pagato con la vita la lotta al terrorismo. L’Arma dei Carabinieri, oggi, sotto l’egida della NATO e dell’Unione Europea, partecipa a diverse missioni di pace nel Mondo e, attualmente, è presente in diversi teatri operativi, dall’Asia all’Africa Mediorientale, per alle Forze di Sicurezza degli Stati interessati. contribuire alla creazione di un ambiente sicuro e protetto, in supporto La memorabilità di questi eroi costituisce, senza dubbio, un efficace modo per tramandare alle generazioni l’assurdità della guerra, ancora più sinistra ora che se ne avverte il rumore avendola a poca distanza. Rappresenti questa commemorazione un segno tangibile, un monito che faccia comprendere quanto sia tragico morire perché si tenti di costruire la pace. Sia, per sempre, onore profondo a questi valorosi soldati.